Covid: accordo tra Governo e parti sociali sulle vaccinazioni in azienda
La certificazione unica per autonomi slitta insieme al modello 770, perché i dati della certificazione (ex CUD) non sono presenti nella dichiarazione dei redditi precompilata.
La decisione di posticipare la scadenza dal 31 luglio al 2 ottobre comporta dunque la proroga per la certificazione unica e a richiederla è stato il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
La certificazione unica: le scadenze
L’Agenzia delle Entrate ha specificato come per la certificazione unica, sia per autonomi che dipendenti, la scadenza debba essere scandita in due fasi:
- 7 marzo per l’invio telematico della Certificazione Unica che riguarda solo i lavoratori dipendenti, o tutti i contribuenti interessati a redigere la dichiarazione dei redditi in formato precompilato.
- 2 ottobre (ex 31 luglio) l’invio delle Certificazioni uniche che non contengono dati utili alla precompilazione della dichiarazione dei redditi. Rientrano in questa categoria i redditi di lavoro autonomo non occasionale.
L’invio può dunque avvenire oltre il 7 marzo, purché sia tramite la compilazione del modello 770.
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La certificazione unica: cos’è e a cosa serve
La certificazione unica è un documento fiscale che testimonia la percezione di un reddito da parte di un lavoratore, che sia dipendente o autonomo.
Per i lavoratori dipendenti è emessa dal proprio datore di lavoro (sostituto d’imposta) ed è necessaria ai fini della compilazione del modello 730 perché consente all’Agenzia delle Entrate di ricevere i dati relativi ai redditi.
Per i lavoratori autonomi la certificazione è emessa dal soggetto committente ha erogato redditi di lavoro autonomo, redditi diversi e provvigioni.
Da due anni la certificazione unica sostituisce il vecchio modello CUD e per il 2017 il datore di lavoro o committente ha provveduto ad inviare la certificazione entro il 31 marzo 2017.
Modello 770: cos’è e a cosa serve
Il modello 770 sostituisce il contribuente nei rapporti con il fisco grazie all’intervento dei sostituti d’imposta, ovvero i datori di lavoro o enti di previdenza.
Qualora sia necessario nel modello 770 verranno trattenute alcune tasse relative a compensi, salari o pensioni.
Tramite il modello 770 i sostituti d’imposta comunicano all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle trattenute effettuate sul reddito del contribuente.
A chi spetta la presentazione del modello 770? Ai sostituti d’imposta che hanno erogato:
- somme o valori soggetti a ritenuta alla fonte su redditi di capitale
- compensi per avviamento commerciale
- contributi a enti pubblici o privati
- riscatti da contratti di assicurazione sulla vita
- premi
- vincite e altri proventi finanziari
- utili derivanti da partecipazioni di società di capitali
- titoli atipici
- indennità di esproprio