Ecco cosa può succedere se si esagera con l’assunzione di peperoncino.
Il peperoncino è molto apprezzato per le sue qualità e per insaporire i piatti riducendo il consumo di sale. Nel mondo gli appassionati di cibo piccante sono tanti e spesso tendono ad esagerare nel consumo di questa spezia nella convinzione che in questo modo riusciranno a godere appieno dei benefici che apporto. In realtà, mangiare troppo peperoncino può fare davvero molto male.
Il peperoncino è una delle spezie più utilizzate al mondo ed apporta notevoli benefici se consumato nella giusta quantità. Questa spezia grazie alla presenza della capsaicina, il suo principio attivo, favorisce la perdita di peso, in quanto aiuta a bruciare i grassi ed accelerare il metabolismo degli zuccheri.
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Inoltre ci aiuta a contrastare problemi vascolari permettendoci di prevenire l’insorgenza di alcune malattie cardiache. Oltre a ciò, è ottimo contro i dolori muscolo-scheletrici se utilizzato ad uso topico sotto forma di crema o gel a base di peperoncino e persino contro i tipici malanni di stagione come il raffreddore grazie alle sue proprietà antibatteriche ed espettoranti.
Il peperoncino ha sì degli effetti positivi sul nostro organismo, ma un po’ come tutto ciò che mangiamo, ha anche degli effetti negativi. Questa spezia essendo irritante può causare bruciore alle mani quando lo si utilizza e alla bocca al momento in cui lo si mangia. Inoltre se per sbaglio ci si sfrega gli occhi subito dopo aver tagliato un peperoncino, questi bruceranno e si dovrà sciacquarli con abbondante acqua.
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Oltre a ciò, può causare gravi problemi agli organi dell’apparato digerente, ad esempio può causare ulcera gastrica, in quanto va ad irritare le pareti dello stomaco. Per tale motivo è sconsigliato a chi soffre frequentemente di bruciore di stomaco e reflusso gastroesofageo.
Il peperoncino, in quantità troppo elevate, può diventare addirittura dannoso. Stando ad un recente studio effettuato all’Università del Quatar, mangiare troppo peperoncino arreca problemi di tipo cognitivo favorendo così l’insorgere della demenza senile. Lo studio è stato effettuato su un campione di oltre 4000 adulti di età pari o superiore ai 55 anni alle quali sono stati somministrati 50 g di peperoncino tutti i giorni.
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Lo studio ha messo in mostra come un’assunzione smodata di peperoncino può con il tempo portare a demenza senile e a soffrirne sono a sorpresa i soggetti normopeso che tendono ad avere un impatto negativo sia sul peso che sul sistema cognitivo.
