Riaperture 26 aprile, Zaia: «Un conto posizioni accademiche, un altro la vita vera»
La grande sfida del 2021 sarà vaccinare almeno il 70% degli italiani allo scopo di ottenere la famosa immunità di gregge e vivere più tranquillamente.
L’inizio delle vaccinazioni e il prosieguo
L’inizio è stato incoraggiante, dato che l’Italia, tra i paesi dell’Unione Europea, è seconda solo alla Germania per numero di persone vaccinate. Al 6 gennaio 260.000 italiani hanno ricevuto la prima dose del farmaco Pfizer/Biontech. Molte regioni sono ben al di sopra del 50% di dosi disponibili già somministrate.
Il risultato è oggettivamente buono ma è altrettanto vero che si tratta del personale sanitario, che ha avuto la puntura all’interno delle strutture sanitarie del paese.
Tra qualche settimana toccherà ad altre categorie di italiani e finalmente i tanto criticati stand a forma di primula verranno messi alla prova. Così come si capirà quante persone, effettivamente, si rifiuteranno di sottoporsi all’iniezione.
Ma non è l’unica preoccupazione: il Ministero dell’Interno ha pubblicato un report in cui evidenzia i timori legati ad eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata nella distribuzione dei vaccini e non solo.
Anche i miliardi del Recovery Fund, che verranno stanziati nei prossimi mesi sotto forma di progetti di varia natura, rappresentano una preda molto ghiotta per gli squali appartenenti – direttamente o indirettamente – alle mafie italiane.
L’ombra della mafia
Senza dimenticare le decine di migliaia di persone che tra marzo e oggi hanno perso il lavoro o hanno lavorato, e quindi guadagnato, molto meno del previsto.
«In tale scenario, i gruppi criminali, allo scopo di cogliere le opportunità di investimento offerte dall’evoluzione e dalla persistenza della pandemia hanno rivolto i propri interessi non solo verso i citati comparti economici, ma anche nei confronti degli operatori più danneggiati dalle misure di distanziamento sociale adottate in fase di lockdown, come la filiera della ristorazione, la ricezione alberghiera e l’offerta turistica», si legge nel report del Viminale.
Pare inoltre che molti appartenenti alla criminalità organizzata, nei mesi scorsi, siano riusciti ad accedere illecitamente ai sostegni del Governo italiano a supporto di chi ha visto calare il proprio fatturato.
Si segnalano numerosi tentativi di “accedere illecitamente alle misure di sostegno all’economia, con modalità del tutto assimilabili a quelle adottate dalla più generale criminalità economico-finanziaria (falsificazione di documenti fiscali, utilizzazione strumentale di società cartiere, coinvolgimento di esperti giuridico-contabili)”.
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