Perché i fagioli ti fanno male? Ecco cosa dice l’esperto

I fagioli fanno male a parecchi individui, eccone i motivi.

I legumi sono alimenti ritenuti indispensabili per il corpo umano. Dalle lenticchie agli arachidi, dalla soia si fagioli, sono nunerosi i legumi che ogni giorno compaiono sulle tavole degli italiani. I fagioli probabilmente, sono tra i più utilizzati, ma sembra che questo legume presenta diverse controindicazioni, cioè potenzialmente può essere dannoso per un individuo. Vediamo i motivi di questa teoria e cosa può accadere quando si mangiano fagioli, in base al parere di esperti nutrizionisti.

Fagioli nocivi? Sembrerebbe di sì

Se inseriti nella dieta di un topo, in misura pari all1%, i fagioli somministrati crudi hanno il potere di uccidere un topo in 14 giorni. Basta questo per capire che qualcosa su cui prestare attenzione quando si mangiano i fagioli esiste per davvero. Va sottolineato inoltre che più di un decennio fa, alcune tipologie di fagioli erano considerate tossiche, tanto è vero che furono bloccate le importazioni di fagioli rossi dal Sud Africa, uno dei paesi dove l produzione di fagioli rossi è maggiore.

Perché i fagioli rossi venivano considerati dannosi? La risposta è nella loro potenziale tossicità. Essendo cibo per mammiferi, erbivori soprattutto, il fagiolo è capace come autodifesa, di produrre tossine atte a non essere mangiati da chi si ciba di loro. I fagioli producono alcune tossine che nemmeno la cottura sembrerebbe in grado di debellare. Tra le principali tossine, ci sono:

  • lectine
  • alfa-amilasi.

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Cosa può accadere se si mangiano fagioli?

Gonfiore di stomaco, diarrea e cattiva digestione sono fenomeni assai comuni in chi mangia fagioli, ma a volte viene riscontrato anche un aumento di permeabilità intestinale. Sempre su analisi scientifiche condotte sui topi, i fagioli indeboliscono le difese dell’intestino, rendendolo debole agli attacchi dei batteri che così hanno terreno fertile per entrare nell’organismo.

La lectina presente nei fagioli per esempio, blocca la produzione di acido nello stomaco, e questo può causare difficoltà di digestione, soprattutto delle proteine. Addirittura, sui topi cui veniva somministrata lectina, si registrava una crescita ritardata e una alterazione significativa di fegato e pancreas. Ed anche alcuni esperimenti sull’uomo hanno dimostrato che questa tossina presente nei fagioli, riesce ad alterare qualche organo come la cistifellea.

Come limitare i danni prodotti dai fagioli?

Tutti questi effetti negativi dei fagioli, sono correlati all’utilizzo crudo di questo legume. Anche se la cottura in linea di massima non riesce ad eliminare tutte le tossine dei fagioli, è evidente che cuocerli aiuta a poterli mangiare dal momento che sono un elemento imprescindibile della dieta di un essere umano. Va ricordato che i fagioli sono ricchi di fibre e amidi oltre che di ferro e vitamine. Tutte sostanze di cui il nostro organismo necessita. Per questo, i fagioli secchi vanno cotti a lungo prima di essere consumati, a meno che non si usino quelli in scatola, precotti, che hanno le stesse proprietà nutritive di quelli secchi, tranne che per le proteine, che il processo di conservazione riduce sensibilmente.