Caffè e infarto: ecco tutto quello che non sapevi!

Il caffè è tra le possibili cause dell’infarto? Ecco la verità scientifica e le la quantità limite di caffè per non rischiare di peggiorare il proprio stato di salute.

Bere troppo caffè fa male, sembra un luogo comune ma a vedere bene non lo è perché anche su questa popolare bevanda, meglio non esagerare. Il caffè è una bevanda popolare in tutto il mondo, soprattutto in Italia dove è diventato un elemento che fa parte della tradizione. Si beve comunemente, la mattina a colazione, dopo i pasti e durante le pause lavorative della giornata. Ma è vero che il caffè provocherebbe infarti? Vediamo tutto quello che c’è da sapere su questa particolare bevanda a cui molti non riescono proprio a fare a meno.

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È vero che il caffè provocherebbe l’infarto?

Come tutte le cose, anche il caffè, se consumato a dosi eccessivamente elevate può fare male. Fare attenzione alla quantità di caffè che quotidianamente si beve è una cosa molto importante, così come lo è il saper scegliere il momento i cui berlo. Bere troppo caffè può avere effetti dannosi come la tachicardia, l’insonnia, gli stati d’ansia, il nervosismo e nei casi più gravi, anche attacchi di panico.

Secondo teorie scientifiche, bere il caffè la mattina, a digiuno e soprattutto, senza accompagnarlo da altre cose, può essere particolarmente nocivo. Bere solo caffè a colazione è un’abitudine da cancellare da parte di quei soggetti che per fretta, stress e lavoro, la utilizzano quotidianamente. Secondo diverse teorie scientifiche, avvalorate da test su un discreto numero di persone, le persone che fanno una colazione regolare hanno meno probabilità di sviluppare la rigidità arteriosa che sta alla base molte volte dell’infarto.

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La causa sono le placche che vanno a depositarsi sulle arterie ostruendo i vasi sanguigni. Cose che vengono accentuate nel momento in cui si beve solo caffè al mattino, cioè a stomaco completamente digiuno. I risultati di questi studi hanno evidenziato che la rigidità arteriosa era soggetta ad un numero maggiore nelle persone che non facevano colazione normale ma che bevevano solo caffè (circa il 28% del campione).

Quanto caffè è possibile bere?

Bere caffè non va eliminato, ma come abbiamo detto, occorre berlo a stomaco pieno. Come dicevamo però, anche le quantità sono importanti. Gli esperti nutrizionisti consigliano di non esagerare con le tazzine di caffè durante la giornata. Non si dovrebbero bere più di tre tazzine di caffè al giorno. Oltre che i problemi cardiaci, il consumo eccessivo di caffè può provocare anche emicrania.

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Anche il caffè decaffeinato, pur essendo indicato per coloro che vogliono evitare gli effetti della caffeina sul proprio organismo, non riduce il rischio di malattie cardiovascolari che poi possono dare luogo ad infarti. In questo caso, più che il caffè in quanto tale, il problema sta nel processo di estrazione della caffeina. Stando a studi scientifici più o meno attendibili, durante i processi industriali con cui viene tolta la caffeina nel caffè decaffeinato, si utilizzano agenti chimici potenzialmente dannosi che non scompaiono durante la tostatura e che finiscono nella tazzina di caffè.

Inoltre, sembra che non esista al mondo processo di estrazione della caffeina, che la cancelli del tutto dal caffè che beviamo. Anche il caffè decaffeinato deve essere bevuto sulle 3 tazzine al giorno perché alla stregua del caffè normale, è sconsigliato a chi soffre di gastrite, reflusso gastrico ed è intollerante alla caffeina, perché pur se ridotta, la sostanza non è completamente assente.