Zelensky: cosa ha detto al Parlamento Italiano

Il presidente ucraino ha parlato alle camere del Parlamento italiano aggiornando sulla situazione, chiedendo più sanzioni per la Russia e ringraziando l’Italia per quanto fatto fino ad ora

«Caro popolo italiano». Sono le parole con cui Volodymyr Zelensky, dopo aver salutato le istituzioni, ha esordito nel suo discorso al Parlamento Italiano. Un’espressione informale che è stata l’anticipo di un intervento in cui ha parlato della situazione in Ucraina, ringraziando l’Italia per quanto fatto. «Il nostro popolo - ha rivelato il presidente Ucraino - è diventato esercito, quando ha visto che male porta con sé il nemico. Quanta devastazione lascia dopo di sé».

Guerra in Ucraina, Zelensky: «Mariupol? Come se fosse stata distrutta Genova»

Zelensky ha parlato di 117 bambini uccisi da quando è partita la guerra, di tanti cittadini che hanno perso tutti e di tanti uomini seppelliti nelle fosse comuni per effetto della conflittualità in atto. «Noi - ha ammesso il presidente ucraino - sappiamo che ogni giorno di guerra porterà via altre vite dei nostri bimbi. L’invasione russa sta distruggendo le nostre famiglie e le vite de nostri cittadini. I missili russi, l’aviazione e l’artiglieria non smettono di uccidere. Le città vengono distrutte, alcune lo sono già come Mariupol. In una città come Genova non c’è niente, immaginate una Genova completamente distrutta».

Al paragone con una città di mare di medie dimensioni finalizzato a rendere l’idea, si aggiunge quello tra le capitali. «A Kiev - ha aggiunto - abbiamo ogni giorno le sirene, ogni notte cadono le bombe, i missili. Nelle città intorno ci sono diverse truppe dell’esercito russo che torturano, violentano, rapiscono i bambini, distruggono e portano via i nostri beni con i camion. Questo è stato fatto in Europa per l’ultima volta dai nazisti quando stavano occupando altri paesi».

Un campo di battaglia che si estende su ogni superficie quello descritto da Zelensky. «L’esercito russo - ha spiegato - è riuscito a minare anche il mare vicino ai nostri porti e questo diventa un pericolo per i paesi vicini. Le mine possono arrivare fino a loro».

Zelensky al Parlamento italiano ha chiesto più sanzioni per la Russia

Poi l’appello. «Bisogna fare il possibile - ha spiegato - per garantire la pace e la guerra è organizzata per decine da anni da una sola persona, guadagnando tantissimi soldi sulle esportazioni di petrolio e gas. Il loro obiettivo è l’Europa e influenzare le vostre vite, avere il controllo sulla vostra politica e la distruzione dei vostri valori. Dei valori di democrazia, dei diritti dell’uomo e della libertà. L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo, loro vogliono entrare in Europa, ma la barbarie deve stare fuori».

Adesso l’Ucraina chiede uno sforzo maggiore «Abbiamo bisogno di altre sanzioni, altre pressioni affinché la Russia non cerchi riserve militari o i guerrieri in Libia ed in Siria». Una pressione da esercitare anche su chi oggi potrebbe far sentire la propria voce con Putin.

Riferimento, neanche troppo velato, agli oligarchi. «Non dovete - ha spiegato - accogliere queste persone. Dobbiamo congelare i loro immobili, i loro conti, i loro yacht. Di quelli che in Russia hanno potere decisionale, questo va fatto per la pace». «Dovete - ha proseguito Zelensky - sostenere l’embargo contro le navi russe che entrano nei vostri porti».

Guerra in Ucraina, le difficoltà produttive e i problemi a livello internazionale

Il paese oggi sotto attacco è considerato il granaio d’Europa. Una definizione che chiarisce quanto le sue materie prime rappresentino un punto chiave per il settore primario (e non solo) a livello internazionale. E questo può generare inquietudine con aumento dei prezzi in Europa e scenari peggiori dove la situazione economica è meno florida.

«Come possiamo - ha chiesto Zelensky - seminare sotto l’artiglieria russa? Quando il nostro nemico distrugge i nostri campi? Non sappiamo quando avremo la nostra raccolta. Non possiamo esportare il mais, l’olio, il frumento e altri prodotti assolutamente necessari per la vita. E questo riguarda anche i vostri vicini. I prezzi stanno crescendo, decine di milioni di persone avranno bisogno d’aiuto di fronte alle vostre coste».

I rapporti Ucraina-Italia tra passato, presente e futuro, cosa ha detto Zelensky

Spazio anche per ricordare come i rapporti tra Ucraina ed Italia, nel tempo, siano stati caratterizzati da reciproca assistenza nel momento del bisogno. «Gli ucraini - ha proseguito Zelensky - sono stati vicini a voi durante la pandemia, perché voi ne avevate bisogno e abbiamo inviato i nostri medici. Gli italiani ci hanno sostenuto quando c’è stata l’alluvione, ci avete sostenuto velocemente e sinceramente senza chiedere niente in cambio».

E poi anche il ringraziamento per come l’Italia sta manifestando concretamente sostegno al popolo ucraino. «In Italia - ha dichiarato Zelensky - sono stato spesso. Apprezzo moltissimo la vostra ospitalità, la vostra sincerità e a volte anche la vostra forza nelle relazioni. Ho visto cosa sono le vostre famiglie, cosa significano i figli e cosa significa la vita. Voglio ringraziarvi per l’aiuto agli ucraini, perché accogliete le persone che si salvano dalla guerra e oggi lì ci sono più di 70.000 persone che fuggite dall’Ucraina. Più di 25.000 sono bambini e molti di loro sono stati accolti direttamente nelle famiglie. In Italia è già nato un bimbo ucraino, la cui madre è scappata della guerra. Decine di bambini sono nei vostri ospedali e noi vi siamo molto gradi e aspettiamo che possano tornare in un’Ucraina con la pace».

«Dal primo giorno - ha concluso - di questa guerra avete condiviso con noi il nostro dolore e gli ucraini lo ricorderanno sempre. È la vostra forza che deve fermare una sola persona, una sola persona affinché sopravvivano in milioni. Gloria all’Ucraina e grazie Italia».