Quante volte mangiare pesce in una settimana?

Il pesce è un alimento molto importante per il nostro organismo, ecco in che quantità bisogna mangiarlo.

Un alimento molto importante nella dieta mediterranea è senza dubbio il pesce. Si tratta di un alimento sano, nutriente, digeribile e particolarmente consigliato in quanto è un’ottima fonte di elementi essenziali per un organismo. Il pesce è consigliatissimo, ma siamo sicuri di sapere cosa apporta al nostro organismo e in che quantità occorre mangiarlo per sfruttare al meglio le sue caratteristiche? Vediamo cosa dice la scienza alimentare.

Il pesce, un alimento ricco di sostanze essenziali

La ricchezza, nel pesce, di acidi grassi insaturi e quindi buoni, è una caratteristica confermata dalla scienza. Il pesce è ricco di omega-3 e omega-6, oltre a proteine e vitamine, come la vitamina D. Inoltre nel pesce sono presenti i minerali indispensabili per il corretto funzionamento di cuore e cervello, come lo iodio.

Mangiare tanto pesce è una buona abitudine?

Mangiare spesso il pesce produce effetti positivi sul cervello ed è importante nella prevenzione delle tipiche malattie che sopraggiungono in età avanzata. Parliamo delle malattie cognitive, della perdita di memoria o dell’Alzheimer per esempio. Inoltre, mangiare spesso pesce, grazie agli omega-3 in esso contenuti, aiuta a prevenire problemi alla vista.

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Quanto pesce mangiare a settimana

Il pesce va consumato costantemente ogni settimana perché così i suoi benefici sono maggiori. I nutrizionisti suggeriscono di mangiarlo almeno due volte a settimana, anche se quattro volte sarebbe meglio. Per evitare di perdere parte dei benefici prodotti, meglio mangiare pesce bollito o cotto al forno. Positiva è anche la cottura alla piastra, mentre meno indicata è la frittura o se cotto con burro e margarina, ma in questi casi è la modalità di cottura ad essere errata, non il pesce come alimento.

Particolarmente indicato nelle diete ipocaloriche, per la sua bassa quantità di calorie, il pesce garantisce un ottimo apporto di elementi nutritivi. Naturalmente non tutti i pesci hanno le stesse caratteristiche nutrienti. Il pesce azzurro per esempio, risulta essere un toccasana per le diete ipocaloriche perché merluzzo e sardine per esempio, sono povere di grassi. Lo sgombro o il tonno invece sono più grassi, ma se cucinati al forno per esempio, sono ottimi proprio perché la cottura elimina i grassi eccedenti.