Positivi al Covid: come funziona e come potrebbe cambiare la quarantena
Quando ci sarà il picco dei contagi Covid? Anche a gennaio 2022 questa domanda ricorre, tenuto conto che, si auspica, possa arrivare presto affinché ciò vorrebbe dire che in un certo senso è arrivato il momento della discesa dei casi. Un’evoluzione già vista per tutte le ondate precedenti.
Picco contagi Covid, le premesse della situazione
Nel descrivere lo scenario attuale è bene precisare alcuni aspetti, è vero che si è arrivati ad anche oltre 200.000 casi al giorno, ma l’azione del vaccino sta tenendo lontani i numeri dei ricoveri da quelli degli anni passati sia in valore assoluto che per incidenza rispetto al numero dei casi. Il tutto nonostante le attività aperte e senza le chiusure e i blocchi alla circolazione dell’anno passato.
I contagi sono tanti, ma è pur vero che mai nelle fasi più dure della pandemia si era arrivati ad avere una capacità di test come quella attuale che, verosimilmente, ai tempi avrebbe dato numeri ben superiori a quelli che si avevano.
La variante Omicron, secondo le ultime stime ufficiali, rappresenta il virus responsabile dell’81% delle infezioni da Covid. I primi studi rivelano che potrebbe essere meno aggressiva soprattutto per chi è vaccinato (a maggior ragione con tre dosi), ma è più contagiosa e questo ovviamente influisce nella corsa del virus tra la popolazione.
Picco contagi Covid, le previsioni sulla base del tasso di positività
In un’intervista al Messaggero del 15 gennaio il direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr Giovanni Maga ha spiegato quando potrebbe arrivare il picco dei contagi. «Diversi modelli statistici - ha spiegato - hanno previsto che raggiungeremo il famoso plateau a fine gennaio. Se il tasso di positività, cioè il rapporto tra i tamponi effettuati e il totale dei casi positivi, si manterrà stabile anche la prossima settimana possiamo allora sperare di essere arrivati al picco».
Difficile, ovviamente, dire quale potrebbe essere la cifra massima di infezioni quotidiane che si andranno a raggiungere. Maga, precisando che si resta nel campo delle ipotesi, ha offerto una prospettiva sottolineando come prima ci si arrriva al picco, più basso sarà il numero dei contagi di quel momento. «Alcune stime - ha spiegato - indicano che il picco si raggiungerà con 400.000 casi giornalieri, ma se siamo davvero vicini a una fase di equilibrio, forse potremmo anche non superare la soglia dei 300mila contagi».
Covid: la possibilità di un «picco più breve» grazie alla vaccinazione
Lo scienziato ha, inoltre, sottolineato come toccare il picco non equivarrà ad essere il momento immediatamente precedente ad una discesa improvvisa. Si arriverà ad un punto in cui non verrà superato il limite non si andrà oltre. «Quanto durerà il plateau - ha sottolineato - dipenderà da quante persone ’contagiabili’ ci sono, cioè da quante persone hanno ancora sviluppato un’immunità perché non vaccinate e mai contagiate. Ovviamente meno persone ’contagiabili’ ci sono e meno duraturo sarà il plateau».
Lo scienziato ha detto di aspettarsi un "picco più breve" grazie alla vaccinazione. Le esperienze con le precedenti ondate ed anche le dichiarazioni di diversi esperti permettono oggi di sapere che, una volta raggiunto il punto più alto della curva e iniziata la discesa, serviranno giorni perché prima calino i ricoveri e poi i decessi.