Pensione 2021: a molti nati nel 1957 bastano 64 anni + 20 contributi

Pensione tre anni prima per molti lavoratori nati nel 1957, ma con requisiti particolari.

Se il parametro di riferimento dei lavoratori anche nel 2021 è la soglia dei 67 anni di età per la pensione di vecchiaia, occorre ricordare che il sistema è dotato di misure che operano in deroga a questo requisito, concedendo la facoltà ad alcuni lavoratori di anticipare l’uscita rispetto alla soglia anagrafica prima citata.

Spesso le misure che operano in deroga alla pensione di vecchiaia, prevedono montanti contributivi in misura rilevante più alti di quelli della pensione di vecchiaia. Basti pensare alla quota 100 per esempio, dove al posto dei 20 anni di versamenti richiesti per la quiescenza di vecchiaia ordinaria, servono ben 38 anni.

Quasi una carriera di durata doppia per uscire a 62 anni anziché 67, come permette di fare la quota 100. Una analisi simile può essere applicata facilmente a tutte le altre misure che consentono di uscire prima del compimento dei 67 anni di età, come per esempio l’Ape, per la quale a fronte di una uscita a 63 anni di età servono contributi versati tra i 30 ed i 36 anni. E sono 35 anni per opzione donna quelli richiesti per anticipare l’uscita a 58 o 59 anni.

Esiste però una particolare misura che consente di uscire a 64 anni con lo stesso requisito contributivo della pensiona di vecchiaia, ovvero i 20 anni. Si tratta di una particolare misura di pensione anticipata destinata a chi ha una carriera iniziata dopo l’ingresso del sistema contributivo. Ma è necessario un requisito aggiuntivo che è quello relativo all’importo della pensione.

Pensione anticipata a 64 anni anche nel 2021

La pensione anticipata per chi ha versamenti contributivi iniziati dopo il 31 dicembre 1995 vale anche nel 2021 ed è una opportunità in più di anticipare l’uscita per chi è nato a partire dal 1957. Per chi compie 64 anni di età nel 2021 bastano 20 anni di contributi per poter avere accesso a questa misura pensionistica.

Una facoltà questa destinata ai contributivi puri. Come dicevamo però, oltre all’età pensionabile prevista per la misura che è pari ad almeno 64 anni ed oltre ad aver completato i 20 anni di carriera, occorre che non ci siano versamenti antecedenti il 1° gennaio 1996 e che la pensione sia di importo pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale. L’importo della pensione è determinante per la concessione del beneficio ed è calcolato con il primo rateo di pensione fruibile.

Pensione anticipata a 64 anni, cosa occorre sapere?

Ricapitolando, esiste una prestazione pensionistica che permette l’uscita dal lavoro a 64 anni e non a 67 anni, sempre con i canonici 20 anni di contribuzione e con altri requisiti da centrare. Infatti i requisiti per la misura sono:

  • 64 anni di età compiuti;
  • Almeno 20 anni di contributi versati alla data di richiesta della pensione;
  • Anzianità di contribuzione successiva al 31 dicembre 1995;
  • Primo rateo di pensione pari ad almeno 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale Inps.

Essendo l’assegno sociale 2021 pari a 460,28 euro al mese, evidente che la pensione anticipata per essere concessa deve essere liquidata con un rateo pari ad almeno 1.288,78 euro al mese. Per la misura occorre aver cessato l’attività lavorativa nel caso dei lavoratori dipendenti, mentre non è necessario per i lavoratori autonomi.