Le fave fanno ingrassare? la risposta del nutrizionista

Cosa è fondamentale sapere riguardo le fave ed il loro straordinario valore nutrizionale

Tra i legumi, la fava (Vicia faba L.) è una coltura preziosa in quanto fonte ricca di proteine, fibre e tanti altri composti considerati benefici per la salute umana.

Parole d’ordine: qualità nutrizionale

La fava è una pianta erbacea delle leguminose (Vicia faba), largamente coltivata sin dall’antichità per l’alimentazione e per il foraggio. Originarie della Persia e dell’Africa Settentrionale, è una coltura versatile, con la capacità di crescere in differenti zone climatiche. Nell’alimentazione umana vengono principalmente consumati i semi (si trovano fresche in primavera e secche tutto l’anno), mentre i baccelli sono utilizzati come mangime.

LEGGI ANCHE: Mangiare salsiccia cruda: ecco cosa succede

Le fave mature essiccate contengono:

  • 58% carboidrati;
  • 26% proteine;
  • 2% grassi;
  • 11% acqua.

Pur essendo riconosciuto come un prodotto calorico (320 kcal/100 g di prodotto secco) è bene tenere in considerazione i numerosi nutrienti essenziali presenti, tra cui:

  • acido folico,
  • ferro,
  • magnesio,
  • fosforo,
  • zinco,
  • potassio,
  • vitamina B6.

Le fave fresche contengono anche una sostanza chiamata L-dopa, che sembra essere in grado di aumentare la concentrazione di dopamina nel cervello ed il loro effetto energizzante e depurativo.

LEGGI ANCHE: Mangiare i semi di zucca fa bene? Ecco l’incredibile risposta

Uno sguardo al contenuto proteico delle fave

Sebbene abbia un importante compenso proteico, in molte parti del mondo, specialmente in Medio Oriente e Sud America, tale leguminosa deve ancora essere completamente sfruttata nei mercati, in cui la carne rimane la fonte predominante di proteine. Studi clinici hanno dimostrato che i regimi alimentari ad alto contenuto proteico (prevalentemente di origine animale) a lungo andare risultano dannosi per la salute umana, a causa di una riduzione dei composti protettivi e di un aumento dei metaboliti pericolosi.

Le colture di leguminose come la fava potrebbero, quindi, essere utilizzate in combinazione ad altri alimenti a base vegetale, al fine di migliorare la qualità e la quantità delle proteine fornite in un pasto, incoraggiando ulteriormente i paesi in via di sviluppo alla sua assunzione, in quanto fornisce alcuni aminoacidi essenziali necessari soprattutto per la crescita e per la riparazione dei tessuti corporei.

LEGGI ANCHE: I mirtilli fanno bene alla vista? Ecco la verità

Curiosità sulla fava

Allo stato grezzo, la fava contiene molecole particolari come acido fitico, saponine e lectine, che possono esercitare funzioni antagoniste riducendo la digeribilità dei semi e portando ad alcune condizioni patologiche. Tuttavia, molti metodi di lavorazione degli alimenti, tra cui azioni domestiche come ammollo e cottura ad alte temperature, riducono notevolmente tali fattori e spesso li eliminano totalmente dal legume.

Per quanto riguarda invece il mercato alimentare, la fava potrebbe prender parte alla produzione di alimenti senza glutine considerando la sua versatilità nella lavorazione di prodotti da forno come pasta, pane e snack. Inoltre, le proteine del legume sono già state introdotte nei prodotti a base di carne, al fine di ridurre il contenuto in grassi e migliorare contemporaneamente il valore nutrizionale e le proprietà sensoriali. Pertanto, la leguminosa potrebbe essere considerata oltre che come un alimento, anche come ingrediente alimentare innovativo, al fine di rendere le nostre scelte alimentari più sane e sostenibili.

Autore: Dott.ssa Francesca Troiani