Decreto Sostegni: lavoratori fragili in smart working fino al 30 giugno

Il Decreto Sostegni ha prorogato lo smart working fino al 30 giugno per i lavoratori fragili. Coloro che non possono lavorare da casa potranno assentarsi senza che i giorni vengano considerati malattia.

La possibilità di lavorare in smart working per i lavoratori fragili è stata prorogata fino al 30 giugno 2021 grazie all’articolo 15 del Decreto Sostegni. I lavoratori fragili che non possono lavorare da casa a causa del tipo di mansione che svolgono, avranno invece la possibilità di assentarsi dal lavoro senza dover temere di essere licenziati.

Sempre fino alla fine del mese di giugno infatti i giorni di assenza dal lavoro non vengono conteggiati nel periodo massimo di malattia conosciuto come «periodo di comporto». Quanto detto è stato approvato in data 19 marzo 2021 dal Consiglio dei Ministri e si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Smart working per i lavoratori fragili fino al 30 giugno 2021

I lavoratori fragili avranno la possibilità di continuare lo smart working fino al 30 giugno 2021: a stabilire quanto detto è il Decreto Ristori. Il termine ultimo era fissato per il 28 febbraio scorso, ma dopo più di due settimane dalla scadenza il Governo Draghi ha deciso di prorogare questo diritto per le persone disabili o immunodepresse che svolgono attività lavorative che possono essere portate avanti anche da casa.

Tra le altre cose, la norma stabilisce anche che nel caso di lavoratori fragili i datori di lavoro debbano permettere «l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto».

I lavoratori fragili che svolgono un lavoro che in nessun modo può essere eseguito in modalità agile possono astenersi dalla propria attività lavorativa ricevendo invece della retribuzione solitamente corrisposta un’indennità che viene normalmente prevista nel caso di ricovero ospedaliero. Tale somma dipende dalla retribuzione media giornaliera e quindi cambia da caso a caso.

Lavoratori fragili: l’assenza del lavoro non è considerata nel periodo di comporto

Il Decreto Sostegni contiene anche un’importante novità per quanto concerne i lavoratori fragili. Dal momento in cui il decreto verrà pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale, i giorni di assenza da lavoro delle persone fragili non verranno considerate nel calcolo del «periodo di comporto». Quanto appena detto sarà valido dal 1° marzo 2021 in quanto ha una validità retroattiva.

Ricordiamo che il periodo di comporto varia a seconda dei contratti collettivi, del contratto individuale, dell’anzianità maturata e della qualifica del lavoratore. Nel momento in cui un soggetto disabile o immunodepresso firma il proprio contratto di lavoro, esso accetta una disciplina secondo la quale potrà essere licenziato in caso di superamento di un periodo di comporto.

Si comprende quindi che risulta molto importante per questa categoria di lavoratori a grande rischio poter stare a casa da lavoro senza temere di essere licenziati a causa del superamento del numero massimo di giorni di assenza. Fino a questo momento ciò non era previsto ed è proprio l’articolo 15 del DL Sostegni a stabilirlo per la prima volta.