Covid, Crisanti: «Meglio infettarsi ora che ad ottobre? Esatto»

Il professor Andrea Crisanti, docente di Microbiologia dell’Università di Padova, ha spiegato nel corso della trasmissione Rai Agorà perché questo può essere il momento in cui allentare le restrizioni

“Meglio infettarsi ora che ad ottobre? Esatto”. Sono parole con cui il professor Andrea Crisanti ha provato a rendere semplice il motivo per il quale ora sarebbe il momento di un deciso allentamento delle restrizioni anti-Covid, sulla base di quella che è la fase della partita contro il Covid. Lo ha fatto intervento nel corso della trasmissione Agorà su Rai 3.

Infettarsi oggi è meno pericoloso? La spiegazione

Si tratta, ovviamente, di un concetto limite, evidenziato sulla base del fatto che oggi la popolazione gode di una protezione significativa, la cui durata è da valutare. «La curva - ha spiegato il docente di Microbiologia dell’Università di Padova - sta calando perché o le persone si sono infettate o si sono vaccinate».

«Lo sappiamo, e questo al di là di ogni ragionevole dubbio, che la protezione - ha spiegato Crisanti - dura poco. Più aspettiamo e meno facciamo gli interessi degli italiani. Bisogna liberalizzare perché, se ci si reinfetta adesso, siamo protetti. Se si aspettano mesi coglierà di nuovo la popolazione italiana non protetta».

Non serve, ovviamente, specificare che si tratta di un ragionamento generale e infettarsi da non vaccinati resta un rischio sensibilmente più alto rispetto a chi, ad esempio, ha ricevuto tre dosi.

Crisanti: «La curva non cala per il Green Pass»

Il professor Crisanti, nel corso di due anni di pandemia, ha sempre privilegiato la prudenza nell’affrontare il Covid. In questo momento, però, i presupposti dal suo punto di vista scientifico sono chiari. Una delle misure ancora in voga è, ad esempio, la certificazione verde.

«Non è che - ha sottolineato - la curva cala per il Green Pass, non prendiamoci in giro. Il Green Pass tre settimane fa ce l’avevamo e a avevamo 250.000 casi. Il Green Pass non serve a bloccare la trasmissione, è servito a far vaccinare le persone».

L’idea di mantenere ancora la certificazione non lo convince, ma più che di abolizione il professore delinea una possibile sospensione, nell’eventualità che possa tornare utile. «In autunno - ha ipotizzato - se c’è un problema, le persone devono essere rivaccinate. Quindi il Green Pass lo rimetteranno in autunno, se serve».

Covid, Crisanti: «Quando si blocca la trasmissione, l’obiettivo sanitario è raggiunto»

Una lettura di situazione che si estrania dalle considerazioni che ruotano attorno alla misura, sulla quale si inizia ad ipotizzare un’abolizione per i contesti all’aperto.

«Questo - ha chiarito - non è un problema di sanità pubblica, questo diventa un problema politico del quale obiettivamente non riesco ad appassionarmi. Se mi si parla di un problema scientifico ed epidemiologico, dico che nessun paese al mondo ha l’obiettivo di vaccinare il 100% della popolazione. L’obiettivo è prevalentemente sanitario. Quando si raggiunge un certo livello che blocca la trasmissione, l’obiettivo sanitario si è raggiunto». Leggi anche: Quarta dose per tutti? Ricciardi: «Probabile che in autunno sarà utile»