Quarta dose per tutti? Ricciardi: «Probabile che in autunno sarà utile»

Il professor Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma e consigliere del ministro della Salute, ha parlato in un’intervista rilasciata a La Stampa

Servirà una quarta dose del vaccino contro il Covid per tutti? È una domanda per la quale la scienza cerca ancora una risposta. Come è accaduto finora saranno le evidenze scientifiche ad offrire le risposte definitive, ma è già il tempo in cui si raccolgono i pareri di alcuni scienziati. Tra questi c’è stata quella di Walter Ricciardi che è tornato a parlarne in un’intervista rilasciata a La Stampa del 21 febbraio.

Quarta dose per tutti? Le parole di Ricciardi

Gli è stato in particolare chiesto se la quarta dose ai fragili può essere considerato l’inizio di un richiamo generalizzato. «È - ha dichiarato il docente di Igiene dell’Università Cattolica di Roma - un inizio alla luce dell’esperienza israeliana per i fragili, ma è probabile che in autunno sarà utile a tutti».

Una prospettiva legata ad un altro virgolettato del consigliere del ministro della Salute rispetto ad una riduzione progressiva della copertura vaccinale. «Dopo quattro mesi - ha dichiarato - inizia a diminuire». Rispetto ai pareri che nutrono fiducia sulla possibilità che la protezione duri più a lungo, Ricciardi ha replicato: «L’immunità anticorpale cala, ma quella cellulare potrebbe durare più a lungo. Si vedrà».

Covid, Ricciardi spiega l’opportunità di mantenere organizzazione per vaccinazione di massa

In attesa di capire quale sarà l’indicazione della scienza rispetto ad una possibile quarta dose per tutti, il 31 marzo si va verso la fine dell’emergenza. Si tratta di un cambiamento per il quale la mancata proroga dello stato emergenziale riporterebbe la gestione della pandemia all’interno di binari politici che non contemplino più la straordinarietà del momento. Si tornerebbe a procedure più standard per i provvedimenti governativi e soprattutto si potrebbe assistere allo scioglimento di alcune strutture create ad hoc per la situazione Covid: il Cts ad esempio.

«Certe strutture - ha spiegato Ricciardi - pratiche straordinarie possono finire, non l’organizzazione per la vaccinazione di massa». Una sottolineatura che è strettamente correlata alla necessità di restare pronti all’eventuale necessità di somministrare un richiamo generalizzato alla popolazione.

Quarta dose per tutti, c’è anche l’ipotesi di un preparato aggiornato e polivalente

L’altra questione riguarda poi la tipologia di vaccino che si andrà eventualmente a somministrare. Lo stesso Ricciardi qualche mese fa aveva parlato della possibilità che le future inoculazioni potessero essere caratterizzate da preparati aggiornati, considerato l’imminente inizio dei trial.

Era il 18 gennaio e il consigliere del ministro della Salute era ospite della trasmissione DiMartedì di La7. «Avremo - aveva dichiarato - i risultati tra qualche mese e per l’autunno, speriamo, potremmo avere un vaccino più polivalente che copre contro tutte le varianti. La speranza è che, come nel caso dell’influenza, ci sia un vaccino che protegge contro tre-quattro ceppi contemporaneamente».

Quello che bisogna ricordare è che, al momento, nulla è deciso e sarà la scienza a trarre le conclusioni in base alle evidenze. Come ha già fatto con i vaccini che stanno rappresentando uno scudo decisivo nel fronteggiare il Covid.