Cassa integrazione Covid-19, ecco quanto dura davvero

Finalmente l’Inps emana la circolare con cui spiega nel dettaglio il funzionamento della cassa integrazione.

Sicuramente i continui decreti necessari per il prolungarsi dell’emergenza coronavirus non hanno contribuito a chiarire il funzionamento della cassa integrazione Covid, come è stata battezzata la misura. Una misura nata proprio per tamponare l’inevitabile crisi economica post Covid.

La cassa integrazione è stata senza dubbio la principale misura adottata così da compensare dal lato del datore di lavoro, il blocco ai licenziamenti e dal lato del lavoratore, di non perdere tutto il suo reddito mensile. La misura ha funzionato bene ma come detto, non è stata chiara. E l’Inps con una circolare ha spiegato il funzionamento della misura.

Cassa integrazione Covid, come funziona

L’importanza della cassa integrazione straordinaria per Covid è stata determinante per consentire ai datori di lavoro di non dover chiudere le proprie attività a causa del lockdown e della crisi economica. Il ricorso alla cassa integrazione è stato uno dei fenomeni che hanno maggiormente caratterizzato questo periodo di crisi economica scatenato dal coronavirus.

Il problema è che molti lavoratori non hanno capito la misura, soprattutto la durata. Problema scaturito anche e soprattutto dai tanti decreti succeduti ai vari step dell’emergenza epidemiologica e dai ritardi nell’erogazione dei pagamenti. Un susseguirsi di provvedimenti che hanno generato solo una grande confusione.

Le continue modifiche apportate dal governo, hanno generato molti dubbi, a partire dal significato della formula 9+5+4. Adesso l’Inps, con la circolare n° 84 del 10 luglio 2020, spiega il funzionamento della cassa integrazione soprattutto dal lato della durata in settimane del provvedimento.

CIG straordinaria Coronavirus, quanto dura davvero?

È stato il decreto Cura Italia che ha fatto entrare in scena questa cassa integrazione guadagni straordinaria Covid. Con questo decreto è stata introdotta la possibilità per i datori di lavoro di richiedere la Cassa integrazione in deroga a causa dell’emergenza epidemiologica coronavirus. Dopo il decreto Cura Italia la misura è stata ritoccata con il decreto Rilancio e poi ancora con l’ultimo decreto, il n°52 del 16 giugno scorso.

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Come funziona la nuova Cassa integrazione

In totale i datori di lavoro hanno a disposizione massimo 18 settimane di cassa integrazione straordinaria per Covid. Il periodo dove è possibile usufruire della cassa è compreso dal 23 febbraio scorso, al il 31 agosto prossimo. Il meccanismo con cui si può sfruttare la cassa integrazione, quel 9+5+4 che da 18, cioè le settimane massimo utilizzabili di CIG è particolare.

I datori di lavoro hanno potuto richiedere 9 settimane dal 23 febbraio al 31 agosto. Se la chiusura della attività o la riduzione della stessa ha prodotto l’utilizzo di tutte queste prime 9 settimane, e soprattutto se lo stato di necessità del datore di lavoro prosegue, alle prime 9 settimane se ne possono aggiungere altre 5 e poi ancora altre 4 per lo stesso motivo, a condizione che le prime 9 settimane e le seconde 5 siano state consumate interamente nel periodo.

Deroghe e domande di cassa integrazione

Il governo ha deciso di predisporre deroghe a questo periodo utilizzabile di cassa integrazione straordinaria. Infatti, per i Comuni più colpiti dal virus, quelli della zona rossa inizialmente individuata, sono 31 le settimane di cassa integrazione fruibili. Tutto il periodo coperto da cassa integrazione, deve essere richiesto tramite domanda da parte del datore di lavoro.

Per le settimane di cassa integrazione per il periodo che va dal 23 febbraio al 30 aprile 2020, le domande vanno presentate entro il 15 luglio prossimo. Per Le domande invece, godute dopo il 31 aprile, le domande vanno presentate entro il 17 luglio. La mancata presentazione delle domande entro tali date prevede la decadenza del benefit.