Badanti e colf: assicurazione nel contratto di lavoro obbligatoria, il datore deve versarla

Il datore di lavoro domestico che assume badante o colf ha l’obbligo di assicurare il lavoratore contro gli infortuni e le malattie professionali.

Il lavoratore domestico deve essere assunto in piena regola, seguendo ciò che prevede il contratto collettivo di categoria. Purtroppo però il settore è tra i più colpiti dalla piaga del lavoro nero. Statistiche alla mano ogni 10 lavoratori domestici, siano essi badanti, baby sitter o colf, 4 sono in nero.

E se la fotografia si allarga al lavori grigio, cioè a quelle assunzioni fatte per meno ore di quelle effettivamente lavorate, o con inquadramento sbagliato a sfavore del lavoratore, trovare un lavoratore regolarmente assunto è una rarità. Una delle cose che comunemente manca in molti contratti di lavoro del settore domestico è l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Un obbligo per il datore di lavoro e un diritto per il lavoratore.

Assunzione badante e colf

Quando si assumono colf e badanti, si deve formulare il contratto di assunzione e si deve provvedere prima a comunicare all’Inps gli estremi del rapporto lavorativo e poi a versare i contributi previdenziali all’Inps, in via trimestrale e per un importo che l’Inps stesso calcola in base ai dati del rapporto stesso.

Ma occorre anche versare i contributi all’Inail, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. In pratica, occorre assicurare i lavoratori contro malattie professionali o infortuni sul posto di lavoro.

Assicurare colf e badanti, vantaggi anche per il datore di lavoro

Assicurare un lavoratore è sempre consigliabile, soprattutto alla luce dei rischi che lo stesso datore di lavoro correrebbe nel caso di eventi particolari. Che cosa succede se l’assistente familiare si fa male durante lo svolgimento della sua attività o se si dovesse ammalare durante l’attività lavorativa? Si tratta di quesiti che tutti i datori di lavoro dovrebbero porsi ed anche le famiglie che assumono una badante o una colf non sono da meno.

I lavoratori domestici, come colf e badanti, pur essendo lavoratori dipendenti hanno un rapporto di lavoro con caratteristiche particolari, rispetto alle generalità del lavoratori subordinati.

La badante come la colf, se è in regola è automaticamente assicurata contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Nonostante non sia previsto il versamento Inail anche il lavoratore domestico è assicurato all’Inail.

I premi assicurativi Inail sono compresi nei contributi da versare all’Inps ogni 3 mesi. È poi l’Inps a versarli all’Inail e quindi la badante o la colf beneficia automaticamente anche dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Cosa accade se il lavoratore si fa male o si ammala?

Nel momento in cui il dipendente si dovesse ammalare o subisca un incidente per via dell’attività svolta, scatta il diritto di ricevere dall’Inail le indennità e le rendite per inabilità temporanea e permanente al lavoro, l’assegno per assistenza continuativa, le cure mediche e chirurgiche, la fornitura di apparecchi e protesi, a seconda delle lesioni riportate.

In caso di infortunio o malattia professionale della badante, è il datore di lavoro ad avere l’onere di inoltrare all’Inail la denuncia d’infortunio. Occhio però, che nel settore esiste anche la possibilità di integrare ciò che si versa all’Inail, con i versamenti a Cassa colf. Cassa colf è uno strumento contrattuale che i sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro domestico hanno costituito per fornire prestazioni sanitarie ai propri iscritti.