Lavoro nero o lavoro grigio? Il datore di lavoro si può denunciare on line, come fare

Attivo il servizio Cip dell’Inps, con cui i lavoratori che sono vittima di condotta illecita da parte del datore di lavoro, possono denunciare.

Il datore di lavoro che promette l’assunzione ma continua a detenere un suo dipendente in nero. Oppure lo stesso datore di lavoro che assume un lavoratore con contratto di poche ore settimanali di lavoro, ma che di fatto sfrutta l’operato del dipendente a tempo pieno. Oppure ancora il datore di lavoro che fa lavorare il proprio subordinato per più ore di quante stabilite dal contratto o previste dal CCNL di categoria, senza erogare maggiorazioni di stipendio per lavoro straordinario.

Sono solo alcune delle situazioni border line che emergono dal mondo del lavoro nostrano, con i lavoratori dipendenti vittime di questi autentici soprusi. Adesso però ci sono strumenti che possono venire incontro al lavoratore, con uno previsto direttamente dall’Inps, con il quale il lavoratore dipendente può andare a produrre denuncia contro queste fattispecie di situazione, da solo tramite procedura telematica. Si tratta del servizio Cip dell’Istituto Nazionale di previdenza Sociale italiano. Vediamo di cosa si tratta e cos’è questo sistema.

Servizio Cip dell’Inps, come funziona

Con il servizio Cip introdotto dall’Inps sul proprio sito ufficiale, i lavoratori dipendenti potranno segnalare il lavoro nero, grigio e tutte le irregolarità e gli errori dell’azienda o del datore di lavoro per cui prestano servizio. Come dicevamo, con questo strumento i subordinati potranno denunciare casi di lavoro grigio e lavoro nero come prima citati, ma anche raggiri e furberie del datore di lavoro, come il non pagare la tredicesima o gli assegni familiari, pur dichiarando all’Inps la loro corresponsione al lavoratore.

Grazie al servizio predisposto dall’Inps, adesso i lavoratori dipendenti possono controllare in tempo reale, collegandosi al sito dell’Inps ed al servizio offerto, la loro posizione lavorativa ed anche previdenziale, controllando se sono assunti, se i versamenti di contributi sono regolari, se l’assunzione è come pattuita e così via.

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Che altro si può fare con il servizio Cip dell’Inps?

Il servizio è facile da utilizzare ed abbastanza intuitivo, e non ci vuole per forza il PC, dal momento che esiste anche una App per smartphone appositamente creata. Con questo strumento, oltre alla semplice consultazione delle informazioni relative al rapporto di lavoro, il lavoratore dipendente può segnalare tutte le difformità e le incongruenze riscontrate. In pratica, nel momento stesso in cui il lavoratore si accorge che non risulta essere assunto (lavoro nero), oppure se vede che l’assunzione è part time mentre il datore di lavoro gli ha promesso l’assunzione a tempo pieno (lavoro grigio), può intervenire denunciando l’anomalia.

In pratica, grazie a questo innovativo strumento, il lavoratore può segnalare e quindi denunciare ogni singola difformità riscontrata, dalle più invisibili, come le giornate di assenza fittizie alle più macroscopiche, come una retribuzione imponibile inferiore a quella erogata. Si tratta in definitiva di uno strumento che può essere un valido aiuto al lavoratore per vedersi riconoscere i suoi diritti.