Variante Omicron, Miozzo: «Vaccinati in gran parte protetti»

L’ex coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico ha parlato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera

I vaccini dopo la terza dose funzionano contro la variante Omicron del Covid? La risposta è «Sì». Arriva dall’ex coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Agostino Miozzo e, a ben guardare i numeri, si tratta di un orizzonte facile da comprendere. «Molti - ha detto in un’intervista al Corriere della Sera dell’8 gennaio - si infettano, ma non si ammalano».

Variante Omicron: contagi in aumento, ma c’è protezione per i vaccinati

I dati sono sotto gli occhi di tutti. I positivi hanno toccato anche i 200.000 in un singolo giorno, ma la crescita delle ospedalizzazioni è per fortuna lontana dall’avere le proporzioni che si avevano quando la popolazione non era vaccinata e solo le chiusure consentivano di limitare l’impatto sul sistema ospedaliero.

«Voglio far notare - ha proseguito Miozzo - che i contagi sono in aumento, perché questa è una variante molto più infettiva, ma è altrettanto vero che i vaccinati sono in gran parte protetti dalla malattia grave e molti di loro accusano solamente sintomi lievi».

Vaccino Covid, Miozzo: «Metterei obbligo assoluto totale»

Generalizzando il discorso: più cittadini sono vaccinati, meno c’è il rischio che si possa mettere in difficoltà il sistema sanitario nazionale con i ricoveri che potrebbero scaturire da una variante così diffusiva. E, senza un afflusso verso i reparti ordinari e le terapie intensive di malati Covid, la situazione relativa al numero dei positivi potrebbe, come sta già avvenendo in parte, essere vista con altri occhi.

Non è un caso, ad esempio, che pur avendo raggiunto il livello record di contagi (dato influenzato anche da un maggiore numero di test rispetto al passato) si è ancora lontani dai picchi dei ricoveri avuti in passato. Segno, per l’appunto, che i vaccini stanno funzionando.

Nei giorni scorsi è arrivato l’obbligo vaccinale proprio per proteggere le categorie che sono maggiormente esposte agli effetti più negativi del virus, gli over 50. «Io - ha spiegato Miozzo - metterei l’obbligo assoluto totale. Nell’emergenza in cui siamo non ci è permesso essere democratici. Tutti abbiamo parlato di guerra. E in guerra decide il comandante. E si prende le responsabilità».

Non vaccinati, Miozzo: «Sanzione equivalente a un giorno di terapia intensiva non sarebbe sbagliato»

E sull’ipotetica sanzione per i non vaccinati: «Anche - ha spiegato Miozzo - l’arresto. Perché grazie a chi vuole correre pericoli, e li fa correre agli altri, ci sono morti. Molti finiscono nelle terapie intensiva, dove un giorno di ricovero costa 1.500 euro. C’è chi ci rimane 20 giorni. Si può partire da lì».

Miozzo, senza mezzi termini, ha sottolineato che come “come medico” avrà sempre una missione chiara: «curerò sempre tutti, a ogni costo» «Ma - ha aggiunto - come protettore civile devo evidenziare che oggi il rischio di morire di infarto è più alto perché le terapie intensive sono bloccate da cretini che non sono vaccinati. Quindi una sanzione equivalente a un giorno di terapia intensiva non sarebbe sbagliato».