Obbligo vaccinale over 50, come funziona la multa una tantum e cosa significa

Per chi ha più di cinquant’anni scattano le sanzioni

Super Green Pass per tutti i lavoratori over 50 e multa per chi ha compiuto cinquant’anni e non si vaccinerà. È la più asciutta sintesi della stretta che il governo ha disposto in relazione alla necessità di affrontare la nuova ondata Covid.

L’obiettivo è ovviamente tutelare le fasce anagrafiche che, se non protette dalla copertura vaccinale, rischiano di patire le conseguenze più serie, di necessitare di ricoveri (ordinari ed in terapia intensiva) e di conseguenza di mettere in difficoltà il sistema sanitario nazionale.

Obbligo vaccinale, per il mondo del lavoro c’è il Super Green Pass

Il primo sistema di verifica è rappresentato dai datori di lavoro. Chi, infatti, ha più di cinquant’anni e lavora, a partire dal 15 febbraio avrà l’onere di avere come requisito il Green Pass rafforzato (detto anche Super Green Pass). Ne entra in possesso chi:

  • è guarito dal Covid da meno di sei mesi
  • è vaccinato con prima dose da almeno 15 giorni (il primo pass vale fino alla data del richiamo)
  • ha completato il primo ciclo vaccinale da meno di sei mesi (dall’1 febbraio i nove mesi vengono ridotti)
  • ha ricevuto la dose booster

La scadenza indicata sottolinea come un lavoratore non vaccinato dovrà ricevere la prima dose entro il 31 gennaio per poter avere il Super Green Pass nei tempi previsti. Il controllo sarà delegato sia ai datori di lavoro che alle forze dell’ordine.

Le multe, in caso di violazioni, per chi non ha il Super Green Pass rafforzato possono arrivare tra i 600 ed 1500 euro. La sanzione pecuniaria (da 400 a 1000 euro) è prevista anche per i datori di lavoro chiamate al controllo dei propri dipendenti qualora questi dovessero risultare in una posizione di irregolarità rispetto alle norme sanitarie.

Obbligo vaccinale e multa una tantum: cosa significa

Oltre al Super Green Pass, c’è come detto la sanzione pecuniaria. Chi ha più di 50 anni e non è vaccinato subirà una multa una tantum di 100 euro. Dovrà, cioè, pagare la sanzione solo una volta, salvo nuovi provvedimenti.

La verifica potrà essere effettuata dall’Agenzia delle Entrate, con la comparazione tra i dati dei residenti sul territorio nazionale con i database delle vaccinazioni.

L’obbligo scatta a partire dall’1 febbraio e bisognerà vaccinarsi prima. Il provvedimento è destinato a tutte le categorie: occupati, disoccupati, inoccupati e pensionati.

Per chi, invece, è guarito dal Covid c’è un passaggio del decreto chiaro: «l’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione».

Non si tratta di un’esenzione, ma del fatto che l’obbligo scatta sei mesi dopo il tampone negativo che certifica la guarigione. Come avviene per la scadenza del Green Pass rafforzato.

L’obbligo decade in caso di documentate situazioni cliniche che portano all’esenzione alla vaccinazione all’interno di quadri che sono previsti dalle circolari del Ministero della Salute nel caso in cui si configuri una situazione di rischio. L’obbligo è attualmente previsto fino al 15 giugno 2022.