Positivi al Covid: come funziona e come potrebbe cambiare la quarantena
L’obbligo vaccinale per chi ha più di 50 anni è realtà. Con la curva dei contagi da Covid che continua a regalare decine di migliaia di infezioni al giorno, l’obiettivo è stato dare una protezione a quanti rientrano nelle fasce anagrafiche a maggiore rischio ospedalizzazione.
La necessità è evitare che le strutture ospedaliere vadano in difficoltà per effetto dell’ondata pandemica in corso, scongiurando l’ipotesi che si debbano arrivare a chiudere le scuole o, come in passato, a dover chiudere le attività economiche.
La nuova norma abbraccia due categorie di cittadini:
- I lavoratori che abbiano superato i 50 anni
- Gli over 50 che non lavorano.
Nel primo caso per poter lavorare sarà necessario esibire il Super Green Pass, cioè la certificazione verde rafforzata che spetta a chi ha ricevuto il vaccino o è guarito dal Covid entro i sei mesi precedenti. Chi non ha un’attività lavorativa e rientra nella fascia anagrafica oggetto del provvedimento sarà comunque tenuto a vaccinarsi.
Super Green Pass over 50: cosa succede ai lavoratori che non lo hanno
Chi ha più di 50 anni, lavora e non potrà esibire il Super Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro sarà considerato assente giustificato solo per i primi cinque giorni, poi sono sospese funzioni e stipendio.
I giorni di assenza non saranno dunque retribuiti e il posto di lavoro potrà essere conservato fino al momento della acquisita possibilità di esibire la certificazione verde rafforzata o comunque entro e non oltre il 15 giugno 2022. Prevista anche una sanzione tra i 600 ed i 1500 euro. Chi deve controllare i dipendenti può incorrere in una sanzione che va dai 400 ai 1000 euro.
Obbligo vaccino over 50: le date da tenere presente
Il Super Green Pass per i lavoratori oltre i 50 anni diventa un requisito a partire dal 15 febbraio. La data è stabilita per dare modo a chi non ha ancora ricevuto il vaccino di farselo somministrare (entro l’1 febbraio, evidentemente) e di far passare i quindici giorni necessari all’erogazione del Green Pass come la regola prevede in relazione alla necessità che la protezione si sviluppa.
Obbligo vaccino over 50: sanzioni ed esenzioni
Per chi ha più di 50 anni, non lavora e si rifiuta di fare il vaccino scatterà una sanzione di 100 euro. La disposizione è estesa a tutti i residenti in Italia (Stranieri compresi). Le sanzioni scattano se non ci si vaccina entro l’1 febbraio. L’obbligo non vale, ovviamente, per chi ha avuto il Covid o un quadro clinico documentato per il quale la vaccinazione deve essere «omessa o differita».
Green Pass base: quando è sufficiente
Il Green Pass base resta il requisito per lavorare di chi ha meno di 50 anni e per tutta una serie di attività per il quale la regola era già prevista. Si amplia, però, la platea dei lavoratori per i quali è previsto l’obbligo vaccinale.
Riguarda il personale universitario, che si affianca a sanitari, forze dell’ordine e personale scolastico. Nel pomeriggio si era diffusa l’anticipazione che il Super Green Pass potesse diventare un requisito per accedere a servizi come il parrucchiere, i centri estetici, gli uffici pubblici ed i centri commerciali.
Alla fine è stato disposto che sarà sufficiente che il Green Pass base e dunque avere un tampone (sono esclusi, ovviamente, quelli fa da te) che sia negativo e che sia stato fatto da non più di 48 ore (se antigenico) o 72 (molecolare).