Nuova cartella di pagamento dell’Agenzia delle Entrate:cosa cambia

Ultima novità dal nuovo ente Agenzia delle Entrate-Riscossione è la cartella di pagamento in vigore dal 1° luglio 2017. Come funziona e cosa cambia.

La nuova cartella di pagamento emessa dal nuovo Ente di riscossione, ex Equitalia, è ufficialmente in vigore dal 1° luglio 2017 e pubblicata con il provvedimento del 14 luglio.
Come funziona e quali sono le novità?

Nuova veste della cartella di pagamento Agenzia delle Entrate

La cartella di pagamento dell’Agenzia delle Entrate- Riscossione inviata a ciascun contribuente per i pagamenti, ha una grafica più chiara e intuitiva, grazie anche alla scelta di individuare con diversi colori le sezioni da compilare o gli enti creditori a cui si fa riferimento.

L’arancione ad esempio, è il colore designato per le iscrizioni a ruolo delle Agenzie fiscali, il verde invece per le iscrizioni a ruolo di Comuni o Regioni.

Nuove funzioni della cartella di pagamento

Nella prima pagina della cartella di pagamento si legge l’elenco degli Enti creditori con una breve spiegazione del perché dell’iscrizione a ruolo: l’utente può così capire la natura del debito per cui è richiesto il pagamento all’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Sempre in prima pagina è presente un prospetto con l’indicazione della destinazione delle somme, tra cui:

  • quelle dovuto all’Ente creditore comprensive di interessi di mora
  • le somme dovute all’Agenzia delle Entrate-Riscossione a titolo di diritto di notifica e oneri di riscossione

    In seconda pagina, successiva al frontespizio, la sezione Informazioni dell’Agente di Riscossione.

In questa parte sono indicate le regole, modalità di pagamento e importo dovuto affinché il pagamento avvenga entro 60 giorni e dopo altrettanti.
Le informazioni relative alla modalità di pagamento includono anche quelle:

  • sulla rateizzazione del debito
  • sulla richiesta di sospensione
  • su come presentare ricorso nei confronti dell’Agente della riscossione

Novità nel passaggio da Equitalia ad Agenzia dell’Entrate – Riscossione

Dalla data di notifica della cartella di pagamento ciascun soggetto ha 60 giorni di tempo per pagare la somma dovuta.
Una volta trascorso questo periodo, l’Agenzia delle Entrate- Riscossione ha accesso alla banca dati a sua disposizione per conoscere la situazione patrimoniale e reddituale del debitore.

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Accesso che può spaventare ciascun contribuente, ma che poi così novità non è: nonostante il passaggio da Equitalia ad Agenzia delle Entrate-Riscossione, la possibilità di pignorare il conto corrente, era possibile anche prima dell’istituzione del nuovo Ente fiscale.

Qualora infatti non si provveda al pagamento nei tempi previsti e oltre le proroghe, l’ente avrà diritto a pignorare il conto corrente per recuperare la somma non pagata.

Il pagamento successivo ai 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale prevede l’applicazione degli interessi di mora al tasso vigente e gli oneri di riscossione calcolati sull’intera somma dovuta.