Condono cartelle fino a 5.000 euro fai da te: ecco come funziona

In rete il software che favorisce i contribuenti nel verificare la possibilità.

E così con un colpo di spugna i debiti relativi alle cartelle esattoriali fino a 5.000 euro per i contribuenti, vengono cancellati. È il provvedimento di cancellazione automatica esteso a cartelle più alte rispetto alla vecchia cancellazione d’ufficio dei ruoli fino a 1.000 euro.

«Cartelle sotto i 5 mila euro, cancellazione fai da te», così titola il quotidiano «Italia Oggi», su cui si legge che l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha reso disponibile per i contribuenti interessati, un programma utile per la procedura, che però nello specifico della cancellazione, resta pienamente automatica.

A cosa serve il software di ADER per la sanatoria cartelle

Quindi, sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione è reso disponibile un software. Grazie a questo programma, i contribuenti possono provvedere alla verifica su eventuali presenze di cartelle che rientrano nella cancellazione automatica dopo essere state inserite nei piani di sanatoria precedenti, quali saldo e stralcio delle cartelle o rottamazione. Infatti il software non serve per presentare istanza, dal momento che non esiste domanda da presentare essendo tutto automatico.

A che serve il controllo dei carichi

La cancellazione automatica delle cartelle è un provvedimento disposto dal primo decreto Sostegni, nello specifico, dal Decreto Legge n° 41/2021, ai commi da 4 a 9 dell’articolo 4. Le cartelle interessate sono tutte quelle divenute ruolo tra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010, naturalmente come dicevamo, di importo residuo inferiore alla soglia di 5.000 euro.

Nel calcolo dei 5.000 euro rientrano il capitale del tributo, tassa, imposta o multa evasa, gli interessi, le spese, le sanzioni e così via. La sanatoria riguarda però solo i contribuenti che hanno un reddito imponibile al di sotto di 30.000 euro.

Dal momento che il provvedimento prevede che anche i debiti precedentemente inseriti nei provvedimenti di rottamazione ter o di saldo e stralcio, adesso vengono eliminati automaticamente, il contribuente grazie al software dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, che si chiama “Verifica lo stralcio dei debiti nella tua definizione agevolata”, può verificarne l’eventuale presenza.

Come spiega Italia Oggi, il contribuente può, tramite il documento ricevuto all’epoca dell’adesione alla Pace Fiscale, cioè tramite la “comunicazione delle somme dovute”, verificare la presenza di debito singoli sotto la soglia di 5.000 euro.

E nel caso in cui la presenza sia verificata, questi debiti vengono segnalati e il contribuente può richiedere i moduli di pagamento aggiornati. La richiesta di ridefinizione degli importi dovuti può essere presentata immediatamente anche se non si ha ancora chiaro il proprio quadro reddituale che ripetiamo, deve essere inferiore a 30.000 euro.

In altri termini, prima di tutto occorre verificare se nei piani di rientro previsti tanto dal saldo e stralcio quanto dalla rottamazione, ci sono dei ruoli che rientrano tra quelli dentro la cancellazione d’ufficio. E naturalmente poi occorre verificare se si rientra nella sanatoria come profilo, ovvero se il proprio reddito imponibile è sotto la soglia prevista.