Green Pass e mascherine al chiuso, Galli: «Indispensabili»

Il professor Massimo Galli ha parlato in un’intervista rilasciata a La Stampa

Le riaperture «sono sacrosante», ma «non bisogna mollare del tutto sulle misure». È il messaggio che il professor Massimo Galli lancia in un’intervista a La Stampa del 24 febbraio in vui è tornato a parlare della situazione Covid, in Italia e non solo.

Covid, Galli sui vaccini: «Unico modo per uscirne»

Secondo l’infettivologo bisogna ancora spiegare come i vaccini debbano essere considerati «unico modo per uscire davvero dalla pandemia». Un concetto espresso sottolineando come tutti devono avere tre dosi, che «i bambini vanno protetti», in modo tale da sfruttare questo periodo in maniera utile ad affrontare le evenienze dell’autunno.

Il rischio ormai è noto e riguarda la prospettiva che il virus possa mutare in maniera sfavorevole, ma con una popolazione largamente vaccinata avrebbe minori chances di ripetere i gravi danni causati nei periodi peggiori vissuti nei due anni di pandemia.

Covid, i rischi per il futuro

«Il governo, mentre toglie lo stato di emergenza, deve - ha detto Galli - spingere l’acceleratore su questo. Altrimenti il rischio è di ripetere tra otto mesi il caos degli ospedali e il rinvio degli interventi d’urgenza, quando ancora dovremo smaltire quelli pregressi. Sarebbe un disastro».

Mentre è ormai chiaro che il 31 marzo non ci sarà alcuna proroga dello stato d’emergenza, si continua a dibattere delle misure. A partire dalla possibilità che si possa avere una limitazione dell’uso del Green Pass, ad esempio dell’abolizione per quanto riguarda le attività all’aperto già ad aprile.

Green Pass e mascherine al chiuso ancora necessari secondo Galli

L’infettivologo è però sensibilmente contrario ai venti di riaperture totali ed incondizionate. «Se si continua a dire - ha dichiarato Galli - che si apre tutto non so chi vada a vaccinarsi o chi metta la mascherina. Sarebbero due errori strategici. Va detto chiaramente che il Green Pass non è in contraddizione con la ripresa di tutte le attività, ma al contrario ne è la garanzia. Solo così gli stadi e le discoteche riapriranno completamente e a lungo».

Galli: «Evitiamo una specie di condono sanitario»

E poi una considerazione che il professor Galli aveva già fatto nei scorsi giorni, relativo al fatto che far cadere tutte le restrizioni (Green Pass in primis) potrebbe essere equiparato ad una pratica di altro ambito che nel corso degli anni ha fatto discutere. «Evitiamo - ha aggiunto l’infettivologo - una specie di condono sanitario, che ancor più di quello fiscale danneggerebbe sia lo Stato sia i cittadini».

Non è, dunque, il momento di abbassare la guardia secondo il professor Galli. Tuttavia, al momento si parla di eventuale allentamento delle restrizioni sulla base di ipotesi di circolanti. Per capire quali saranno i reali orientamenti per il mese di aprile potrebbe essere necessario attendere ancora qualche settimana.