Covid, Vaia (Spallanzani): «Curva in discesa grazie al vaccino. Green Pass strumento utile»

Il direttore sanitario dell’istituto Spallanzani ha parlato in un’intervista rilasciata a Il Giornale

La situazione Covid in Italia è, al momento, sotto controllo. Lo dicono i numeri, lo dice soprattutto chi da ormai un anno e mezzo è in prima linea nel contrastare gli effetti del virus.

Lo fa, ad esempio, il professor Francesco Vaia. Il direttore sanitario dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani di Roma in un’intervista a Il Giornale del 18 ottobre ha offerto il suo punto di vista sul momento confermando ciò che, al momento, può essere letto attraverso i dati.

Situazione Covid in Italia: l’evidenza dei numeri

Sebbene oggi praticamente tutte le attività siano aperte oggi la situazione Covid in Italia appare sotto controllo. Lo dicono, più di ogni altra cosa, i numeri.

Tra questi ci sono, ovviamente, quelli relativi ai ricoveri in terapia intensiva e nei reparti Covid ordinari, totalmente sotto controllo.

Il parametro più semplice da cogliere è quello relativo al colore delle regioni e, arrivati al 18 ottobre, tutta Italia è in zona bianca.

Ed è abbastanza chiaro che ciò è dovuto all’azione della copertura vaccinale, ormai largamente diffusa sul territorio nazionale.

Sul sito del governo è presente un report dettagliato relativo all’attuale status della vaccinazione in Italia. In base ai numeri aggiornati al 18 ottobre alle ore 6.11:

  • 46.219.911 italiani hanno ricevuto almeno una dose, una percentuale pari all’85,58% della popolazione over 12 (quella al momento vaccinabile)
  • 43.872.801 cittadini hanno completato il ciclo vaccinale, l’81,23% dei

Numeri a cui si aggiungono i 590.506 a cui è stata somministrata la terza dose e che fanno parte delle categorie per la quale è stata al momento prevista.

Green Pass, per Vaia é «misura di salvaguardia»

Francesco Vaia, rispetto alla situazione Covid allo Spallanzani, ha dichiarato al Giornale che l’anno scorso c’erano il doppio dei malati e "i dati - ha aggiunto - erano in crescita mentre ora la curva vira decisamente in discesa".

"Oggi - ha spiegato il medico Il Giornale - siamo in questa situazione grazie al vaccino, alla scienza. Il green pass è stato ingiustamente e impropriamente visto come una coercizione. Non è così: il pass è uno strumento utile, una misura di salvaguardia".

Vaia sottolinea come il connubio tra la scienza, in grado di mettere a punto un vaccino contro il Covid in tempi brevi, e gli italiani che hanno scelto di vaccinarsi stia avendo importanza cruciale.

"Anche gli studi più recenti - ha spiegato - dimostrano come i vaccinati possono trasmettere il Covid ma hanno una carica virale talmente bassa che in ogni caso non ci si ammala".

Covid, Vaia: «Chiave della ripartenza è la gradualità»

Si sta facendo strada l’ipotesi che avere il 90% di vaccinati possa essere una soglia di tranquillità.

«L’ideale
- ha spiegato Vaia - sarebbe il 100% ma ritengo non si debba rincorrere un numero magico, ricadendo nell’ansia e nella paura».

Poi, però, la puntualizzazione rispetto alla necessità di mantenere una certa gradualità nell’allentamento delle misure e condotte d di protezione nella quotidianità.

"Teniamo - ha detto Vaia - ancora la mascherina quando siamo al chiuso con persone che non conosciamo, manteniamo se necessario il distanziamento. Aprire tutto senza limiti è un errore e basta guardare all’Inghilterra per capire che la chiave della ripartenza è la gradualità. Altrimenti si torna indietro come nel gioco dell’oca”.