Cassa Integrazione: quando arriva il pagamento e come controllare il flusso sul sito Inps

La cassa integrazione rappresenta uno strumento di welfare fondamentale per molte aziende e lavoratori e sta certamente dimostrando la propria utilità in un momento difficile come quello attuale. Scopriamo insieme di cosa si tratta e come funziona.

La cassa integrazione rappresenta uno strumento di sostegno gestito ed erogato dall’Inps oppure dal Fondo bilaterale di solidarietà ed agisce integrando o compensando le ore di sospensione dell’attività lavorativa per i dipendenti ed i prestatori di lavoro. Si tratta a tutti gli effetti di una vera e propria integrazione dello stipendio che si attiva in momenti particolarmente difficili della vita aziendale.

Si pensi ad esempio alla mancanza improvvisa e non prevedibile di commesse, alle vere e proprie crisi aziendali o ad altre situazioni straordinarie di tipo meteorologico. Ovviamente la necessità di richiedere la CIG può concretizzarsi anche in caso di emergenze nazionali.

Cassa Integrazione: come viene pagata e chi ne ha diritto

A livello pratico nella maggior parte dei casi la cassa integrazione viene pagata nella busta paga dall’azienda, che di fatto anticipa al lavoratore il corrispettivo delle ore sospese andando a compensare il flusso con i contributi e le incombenze fiscali attraverso il modello F24. Vi sono però casi nei quali tale compensazione non risulta possibile. In tali situazioni, è l’Inps ad effettuare il pagamento della cassa in favore del lavoratore.

È inoltre importante evidenziare che non tutte le imprese hanno normalmente diritto alla cassa integrazione. Risultano infatti escluse dalla cassa integrazione le imprese artigiane, del settore terziario e dell’agricoltura. Quest’ultime hanno infatti dei fondi creati ad hoc e finanziati dai datori di lavoro, ai quali è possibile fare ricorso in periodi particolari.

La cassa integrazione non spetta normalmente nemmeno ai lavoratori che possiedono una qualifica di apprendista, di dirigente o che prestano il proprio lavoro attraverso un contratto a chiamata, oppure per mezzo di somministrazioni. Tra i requisiti di maturazione per l’accesso alla cassa integrazione deve inoltre figurare la presenza di almeno 90 giorni di lavoro effettivo. Nel conteggio dei giorni rientrano anche i sabati per coloro che lavorano dal lunedì al venerdi e le domeniche in caso di lavoro prefestivo.

TI POTREBBE INTERESSARE: Bonus 600 euro, primi accrediti sul conto corrente dal 15 al 17 aprile 2020

Quando arriva il pagamento della cassa integrazione

Rispetto al tempo necessario per il pagamento della cassa integrazione, bisogna innanzitutto tenere conto della modalità di pagamento. Infatti, durante il periodo di sospensione l’azienda richiede la cassa integrazione attraverso una consultazione sindacale. La richiesta effettiva della cassa integrazione (sia che risulti ordinaria, straordinaria o in deroga) deve essere inviata dal Consulente del lavoro per via telematica all’Inps.

All’interno deve risultare presente il verbale dell’accordo siglato con i sindacati o comunque l’estratto della consultazione effettuata con le parti sociali, oltre alle motivazioni che hanno portato l’azienda a chiedere l’integrazione oraria in favore dei dipendenti. Devono inoltre essere indicati i riferimenti dei lavoratori che risultano sospesi. Infine, vanno indicate anche le ore che devono essere pagate ad ogni dipendente.

L’ente pubblico di previdenza provvede ad autorizzare la cassa integrazione. L’azienda anticipa quindi i soldi all’interno della busta paga, recuperando poi il dovuto attraverso la compensazione dei contributi da pagare. Se il recupero non risulta possibile, resta plausibile anche richiedere il pagamento diretto da parte dell’Inps sul conto corrente o postale del lavoratore.

I tempi di pagamento della cassa integrazione corrispondono solitamente a 2 o 3 mesi dalla presentazione della richiesta da parte del Consulente del lavoro, purché non si concretizzi l’emergere di eventuali problematiche. Per conoscere l’importo e verificare il pagamento il lavoratore può controllare il proprio cassetto previdenziale sul sito dell’Inps.

Come verificare il pagamento della cassa integrazione

Per controllare l’importo della cassa integrazione e la data di accredito il lavoratore può accedere al sito dell’Inps entrando con il proprio codice fiscale e con il Pin, oppure utilizzando una delle altre modalità di riconoscimento disponibili (si pensi, ad esempio, alla carta nazionale dei servizi - CNS).

Sarà quindi necessario cercare il fascicolo previdenziale del cittadino e poi recarsi su “prestazione - pagamenti”. Cliccando su “prestazione” si potrà visualizzare l’Agenzia Inps di riferimento, l’importo pagato e la prestazione CIG. Risulterà inoltre presente la data di disponibilità della somma erogata, l’ufficio pagatore ed il periodo di integrazione.

TI POTREBBE INTERESSARE: Bonus 600 euro Inps in pagamento a partire da oggi 15 aprile 2020