Attenzione a mangiare burro rancido: ecco cosa può accadere

Alle condizioni dei nostri alimenti bisogna fare molta attenzione. Cosa può accadere a mangiare burro rancido?

Il burro in cucina è un alimento molto conosciuto. Viene utilizzato come condimento per i primi di pasta o di riso, come ingrediente per i dolci, come accompagnamento alla marmellata sul pane. Certo alle dosi e alle modalità di utilizzo e cottura del burro bisogna fare attenzione, per non creare problemi alla nostra salute. Un’altra cosa a cui guardare con cura relativa ai possibili pericoli del burro per il nostro benessere, è il suo stato di conservazione.

Il burro rancido

Quando il burro è rancido acquista un odore e un sapore aspro e sgradevole. Nello specifico l’irrancidimento rappresenta la decomposizione dei trigliceridi per idrolisi o ossidazione. Questo processo fa nascere acidi grassi liberi dall’acido butirrico che, quando si rompe, produce un caratteristico odore considerato sgradevole. Il burro non irrancidisce quindi per proliferazione batterica per cui mangiare burro rancido non crea all’organismo il pericolo di tossinfezione alimentare. Certamente però non sarà gradito al palato.

La non pericolosità si evince anche dall’utilizzo del burro rancido per la preparazione di alcuni piatti tipici della cucina marocchina nei quali il deterioramento dei grassi imprime un sapore significativo ai piatti.

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La conservazione del burro

Abbiamo capito che il burro rancido non è pericoloso. Per la nostra dieta però è bene fare attenzione all’adeguata conservazione del burro affinché si eviti la formazione di muffe, queste sì pericolose per la salute.

Il burro non salato ha una durata di conservazione di 3 mesi mentre quello salato di 5 mesi. Il burro può però deteriorarsi in anticipo diventando rancido. Per evitare questo innanzitutto dobbiamo sempre controllare la data di scadenza sulla confezione. Se l’alimento però non è conservato al meglio si deteriorerà ben prima della scadenza. Il burro deve essere tenuto in frigo possibilmente non nella porta, lontano da aria e luce. Deve sempre essere avvolto nella sua confezione o nella carta stagnola. Scartato, può irrancidire. Un burro fresco avrà un colore uniforme. Un burro ossidato presenterà la parte interna più chiara. Un burro che avrà perso freschezza avrà poi un odore acido.

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Alcuni consigli

Ecco alcuni consigli per utilizzare al meglio il burro. Se usate poco il burro in cucina, anziché comprare un panetto di dimensioni consistenti e conservarlo a lungo acquistate confezioni di piccole dimensioni. In questo modo sarete certi di avere a disposizione un burro più fresco.

La vita del burro può essere prolungata congelando l’alimento. E’ bene ricordare però che il burro scongelato non è adatto alla preparazione dei prodotti da forno a causa di un possibile rilascio di umidità. Conservate sempre bene il burro avvolto nella carta di alluminio o, se intatta, nella sua confezione. L’alimento non dovrà essere esposto ad aria o luce. Le regole sono valide per qualsiasi burro di origine animale, come ad esempio di mucca o di capra.