Stop mascherine all’aperto dall’11 Febbraio: le cose da sapere

Non sarà più previsto l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto

Mascherine all’aperto non più obbligatorie, a partire da venerdì 11 febbraio. La misura che prevede l’obbligo è, in realtà, in scadenza il prossimo 10 febbraio e non ci sarà un provvedimento di proroga. «Io credo e direi sono certo - ha dichiarato il sottosegretario del Ministero della Salute Andrea Costa ai microfoni di Tagadà su La 7 - che dall’11 febbraio cadrà l’obbligo di mascherine all’aperto, non solo per le zone bianche, ma per l’intero Paese. Questo credo potrà essere un primo segnale di ripartenza, di fiducia e di speranza».

Stop mascherine all’aperto dettato dalla situazione

Un’evoluzione che è ovviamente diretta conseguenza di una situazione Covid in Italia nettamente in miglioramento. Seppur con la dovuta prudenza e la consapevolezza che servirà ancora del tempo prima di immaginare una normalità complessiva, lo stop all’obbligo di indossare le mascherine all’aperto rappresenta uno step significativo che va in quella direzione.

A partire dall’11 febbraio la scelta di non prorogare l’obbligo di indossare le mascherine quando non si è al chiuso non dovrebbe prevedere eccezioni. Ci sarà cioè uniformità sul territorio nazionale. Indipendentemente dal colore della regione in cui ci si trova, dunque si va verso una situazione in cui si potrà stare all’aperto senza indossare il dispositivo di protezione personale. Anche in zona rossa o arancione. Tuttavia, ci sono una serie di aspetti da considerare.

Mascherina sempre obbligatoria al chiuso

Non ci sono, ovviamente, neanche le condizioni minime per immaginare che un provvedimento di questo tipo possa essere considerato un «liberi tutti». Anche perché si dovrà sempre uscire portando una mascherina in tasca, alla luce del fatto che sono tantissime le circostanze in cui permane l’obbligo. Volendo, in tal senso, semplificare il ragionamento si può tranquillamente dire che va indossata in qualunque circostanza o situazione che abbia luogo al chiuso.

Mascherina all’aperto, in alcune situazioni resta obbligatoria

E non solo. Restano ancora diversi i momenti della quotidianità in cui bisogna indossare la mascherina Ffp2 e dunque non basta la chirurgica. Si possono, ad esempio, citare tutti i mezzi di trasporto. Sia che si tratti del bus a percorrenza cittadina che un treno a lunga percorrenza.

La mascherina, però, va indossata anche in altre situazioni. Anche qualora si svolgano all’aperto. Un esempio è rappresentato da tutte quelle attività in cui è prevista una platea di spettatori: concerti, teatri, stadi, impianti sportivi. Allo stadio, ad esempio, benché ci si trovi in un ambiente che non è al chiuso, resta l’obbligo di indossare la Ffp2.

Ipotesi fine stato d’emergenza ipotizzato a marzo

La mancata proroga dell’obbligo di mascherine all’aperto è nel solco di quella che pare essere una roadmap che gradualmente è destinata a portare l’Italia in una situazione in cui le restrizioni saranno allentate con gradualità. Un altro aspetto da considerare e che rappresenta una questione significativa è lo stato d’emergenza.

Resta, infatti, concreta l’ipotesi che a partire dal prossimo 31 marzo si possa porre fine allo «stato d’emergenza», resosi necessario per la straordinarietà delle circostanze rappresentate dalla pandemia.

Tra l’altro per l’11 febbraio è prevista anche la riapertura delle discoteche. Un settore che potrà ripartire, ma dovrà farlo con regole come ad esempio la possibilità di accesso ai soli possessori di Green Pass rafforzato.