Stop mascherine al chiuso: quando potrebbe arrivare?

Lo stop alle mascherine all’aperto apre l’altro fronte che forse rappresenterà lo step di svolta nel modo di affrontare la pandemia

Quando arriverà lo stop alle mascherine al chiuso? Se lo stanno chiedendo in molti, tenuto conto che la revoca dell’obbligo di indossarle all’aperto terminerà il prossimo 11 febbraio. Per affrontare l’argomento è opportuno partire da un presupposto: la pandemia non è ancora finita, benché i dati raccontino come in paesi come l’Italia sia sotto controllo.

E come, già accaduto negli ultimi mesi, l’unico parametro affinché si possa operare un allenamento delle restrizioni è la valutazione dei dati. Quelli che, per intendersi, raccontano quale sia il carico sulle strutture ospedaliere. Qualsiasi passo in avanti è sempre subordinato a numeri di ricoveri ordinari e terapie intensive che si abbassano e vanno nel trend auspicato.

Stop mascherine all’aperto dall’11 febbraio, ma non sempre

Proprio la luce in fondo al tunnel che si vede con i bollettini degli ultimi giorni è stato il presupposto essenziale per lo stop di mascherine all’aperto. A partire dall’11 febbraio si potrà restare senza dispositivo di protezione personale all’aria aperta (anche se con qualche eccezione), ma si dovrà comunque portare la mascherina praticamente sempre in tasca. Il suo utilizzo resta obbligatorio in tutti i contesti al chiuso, così come in alcune situazioni dove serve addirittura la Ffp2 (ad esempio stadi, teatri, cinema ed altre circostanze simili).

Mascherine al chiuso: obblighi fino al 31 marzo

Questi obblighi sono, al momento disposti fino al 31 marzo. Questo presuppone che, fino ad allora, non dovrebbero esserci cambiamenti. Sul fronte di un possibile stop alle mascherine al chiuso qualcosa potrebbe cambiare a partire dall’1 aprile. La «conditio sine qua non» è che tutti i numeri della pandemia, dunque contagi e ricoveri, confermino la tendenza in calo nel medio periodo, con conseguente abbassamento dei valori assoluti.

In quel caso potrebbero emergere novità con cui si potrebbe fare a meno della mascherina. Uno scenario che si concretizzerebbe unicamente se la strada da intraprendere risultasse compatibile con quei criteri di cautela e prudenza con cui il governo italiano ha scelto di affrontare la pandemia. Direzione che sarà presa anche ascoltando quelle che potranno essere le indicazioni che saranno date dalla scienza.

Mascherine al chiuso, le parole di Crisanti

In tal senso risultano significative le parole rilasciate dal professor Andrea Crisanti, nel corso della trasmissione Un giorno da Pecora in onda su Radio Rai. Il docente di Microbiologia dell’Università di Padova ha lasciato intendere come la questione mascherine al chiuso vada affrontata in base a quelli che sono i livelli di trasmissione.

«Non è - ha spiegato - un problema ideologico, se la trasmissione cala al punto tale in cui la probabilità di infettare una persona è bassa». «Se stiamo - ha detto in relazione alla situazione auspicabile per un allentamento - ai livelli a quello che era la primavera-estate dell’anno scorso potrebbe andare benissimo». «Penso - ha concluso - che fra un un mese e mezzo - un paio di mesi si potrebbero anche levare».