Quarta dose vaccino: chi può farla, cosa potrebbe cambiare e perché è importante

La vaccinazione dei fragili può rappresentare uno scudo significativo per fronteggiare le conseguenze dell’ondata di contagi in corso

Sul fronte Covid l’aumento significativo dei contagi crea qualche ansia. La significativa copertura vaccinale e un virus con minore patogenicità rende la situazione meno allarmante di un tempo. Tuttavia, l’elevata diffusibilità di Omicron 5 e il rischio che si facciano strada mutazioni ancor più contagiose impone la necessità di contromisure.

Contagi Covid in aumento e il rischio per i fragili

Soprattutto perché un virus che corre rischia di andare a toccare quelle fasce di popolazione fragili che potrebbero avere un maggiore rischio di incorrere nello sviluppo di una malattia grave. Non a caso presto si potrebbe fare strada l’ipotesi di un’estensione della raccomandazione della seconda dose booster a tutti gli over 60. La decisione è attesa nel breve termine.

Quarta dose: per chi è già autorizzata la seconda dose booster

La seconda dose booster, in base a quanto si legge sul sito del Ministero della Sanità, è al momento raccomandata 120 giorni dopo la terza dose a:

  • persone che hanno 80 o più anni.
  • ospiti delle Rsa
  • persone con più di 60 anni ed elevata fragilità (specificate da allegato 2 della Circolare dell’8 aprile 2022).

Necessità di aumentare le quarte dosi

Si tratta delle persone più a rischio. Tra le possibili criticità che oggi si cela dietro la circolazione sostenuta del virus, c’è il fatto che molte di queste persone non hanno ancora fatto la quarta dose. Un po’ perché forse si è abbassata la guardia e un po’ perché si ritiene erroneamente sia meglio aspettare i vaccini aggiornati che potrebbero arrivare in autunno.

Una scelta sbagliata in base a quanto spiegano gli scienziati, poiché manca ancora diverso tempo. Il virus, nel frattempo corre, e purtroppo le vittime continuano ad esserci ogni giorno.

Perché è importante la quarta dose e cosa potrebbe cambiare

«Con questa variante così contagiosa - ha spiegato il professor Walter Ricciardi ai microfoni di Sky Tg 24 - la vaccinazione non riesce più a proteggere dall’infezione, ma chi è vaccinato e soprattutto chi è fragile viene protetto dall’ospedalizzazione e dalla morte. Per loro è una misura salva vita».

L’orizzonte è che adesso la raccomandazione di ricevere la quarta dose o secondo booster possa essere estesa a coloro i quali hanno più di 60 anni. «Adesso - ha spiegato il docente di Igiene presso l’Università Cattolica di Roma - sarà una decisione che il ministero deve prendere per una raccomandazione. Credo che sarà una decisione molto rapida».

Nelle ultime ore anche dall’Ema sono arrivate dichiarazioni che lasciano intendere come, con l’aumento dell’incidenza, si possa iniziare a pensare ad un secondo booster per gli over 60 e i fragili di tutte le età. La decisione dovrebbe arrivare entro il mese di luglio.