Previsione picco contagi Covid e future vaccinazioni, il punto di Pregliasco

Le parole del professor Fabrizio Pregliasco rilasciate in un video pubblicato da Corriere.it a margine di un convegno Anpas

«Vedremo un picco che io temo si sposterà come minimo verso la fine del mese di gennaio». È la previsione relativa alla situazione Covid in Italia fatta dal professor Fabrizio Pregliasco in delle dichiarazioni pubblicate da Ansa Corriere Tv (Corriere.it).

Parole significative quelle del virologo se si considera che, a cavallo tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, si è registrato un considerevole aumento di positività. Una conseguenza dei tanti tamponi che si fanno, ma anche di una diffusione virale che si immagina possa essere facilitata dalla maggiore trasmissibilità della variante Omicron.

Picco contagi, i dati secondo Pregliasco potrebbero salire ancora

Non si tratta di dati che hanno colto impreparati gli scienziati, che da tempo prospettavano che i contagi potessero schizzare verso l’alto come avvenuto in altri paesi «In una prima visione pre-festiva - ha ricordato Pregliasco - immaginavamo e purtroppo abbiamo centrato tristemente l’obiettivo dei 100.000. Ma a questo punto nel picco complessivo potremmo raggiungere anche i 200.000 casi».

Situazione Covid in Italia, Pregliasco ricorda il ruolo fondamentale del vaccino

Numeri che rappresentano dei record se si guarda al solito dato statistico, ma è chiaro come le positività vadano lette in una maniera diversa. Sia perché oggi vengono intercettati in quantità maggiore rispetto al passato per effetto del maggior numero di test, sia perché l’azione dei vaccini permette di contenere in maniera significativa quella che sarebbe stata la pressione sui sistemi sanitari.

«La fortuna - ha dichiarato il virologo - è che la gran quota di vaccinati che se non riescono ad evitare la malattia comunque la subiscono, e lo stiamo vedendo come dimostrazione di efficacia, in modo del tutto irrisorio, praticamente asintomatico».

Vaccinazione contro il Covid, i possibili scenari per il futuro secondo Pregliasco

Puntualizzazione che serve ancora una volta a mettere in luce quanto la copertura vaccinale in questa fase stia facendo la differenza. Il fatto che, però, sia in corso di somministrazione la terza dose per effetto del calo di protezione rilevato dopo il ciclo primario, da tempo fa sollevare dubbi rispetto alla necessità che la vaccinazione dovrà essere ripetuta nel futuro.

«Le strategie contro il Covid - ha evidenziato Pregliasco - devono essere molto flessibili. Io credo che la vaccinazione Covid diventerà un appuntamento annuale come una vaccinazione anti-influenzale. L’estensione dipenderà dal peso di questa ondata e di altre onde che ci saranno nel futuro che dobbiamo immaginarci come presenza endemica del virus».

In un futuro il vaccino contro il Covid potrebbe anche non essere necessario per tutti «Io - ha detto il virologo - mi immagino che quarta, quinta, sesta dose possa esserci come la vaccinazione anti-influenzale, molto probabilmente targhetizzata nei soggetti più a rischio».