Orario di lavoro per una badante, regole e norme

Come funziona l’orario di lavoro di una badante, convivente o non convivente, orario massimo di lavoro e riposi.

Lavorare per oltre 13 ore al giorno, magari garantendo l’assistenza notturna, senza possibilità di godere dei riposi previsti, se non per quell’oretta che è consentito uscire di casa, sono queste le condizioni di lavoro che molte badanti dichiarano di avere durante il rapporto di lavoro. Si tratta di condizioni di lavoro che appaiono innanzi tutto disumane, ma che poi sono pure illegali. Infatti il contratto nazionale di lavoro, il CCNL lavoro domestico, prevede regole ferree e severe riguardo l’orario di lavoro massimo previsto per questa tipologia di lavoratori.

Qual è l’orario massimo di lavoro per una badante?

La legge prevede per le badanti, al pari di tutti gli altri lavoratori, un orario massimo di lavoro, che sia settimanale o giornaliero. Lo prevede il CCNL di categoria, sempre alla stregua di ogni altro lavoratore subordinato. Inoltre, la badante ha diritto, sempre in base a ciò che prevede il documento redatto da associazioni dei datori di lavoro e sindacati dei lavoratori, a riposi ed alle ferie.

Andare oltre il normale orario di lavoro può succedere, ma non deve essere una prassi continua, perché a se così fosse, il datore di lavoro dovrebbe assumere più di una badante. Inoltre, andare oltre l’orario massimo di lavoro, prevede la maggiorazione della paga.

Ed un aumento della paga giornaliera è previsto anche nel caso del lavoro notturno, quando cioè alla badante è richiesta la presenza notturna.
Qual è l’orario di lavoro giornaliero della badante? Una domanda comune a molte lavoratrici che si sentono, evidentemente sfruttate dal datore di lavoro In base al CCNL, l’orario giornaliero di lavoro di una badante non può superare:

  • 10 ore non consecutive se assunte come conviventi a servizio intero;
  • 10 ore non consecutive al giorno su 3 giorni settimanali se assunte come conviventi a servizio ridotto;
  • 10 ore non consecutive se le ore lavorative sono collocate dalle 6 alle 14 o dalle 14 alle 22;
  • 8 ore non consecutive distribuite su 5 o 6 giorni se assunte come non conviventi.

Quali sono i riposi giornalieri della badante? Altra domanda molto interessante e comune a tante lavoratrici. Il riposo giornaliero, per le badanti deve essere nell’ordine delle 11 ore consecutive. Per le badanti conviventi, spettano anche 2 ore al giorno non retribuite durante le quali la lavoratrice può uscire dall’abitazione del datore di lavoro. Inoltre, se la badante ha un orario giornaliero pari o superiore a 6 ore, e soprattutto, se la presenza deve essere in continuità, la lavoratrice ha diritto ad una pausa per la fruizione del pasto. Il tempo necessario alla consumazione del pasto è concordato tra lavoratore e datore di lavoro e non prevede retribuzione.

Orario di lavoro settimanale

Secondo il contratto collettivo l’orario di lavoro settimanale non può superare:

  • 54 ore se assunte come conviventi a servizio intero;
  • 30 ore se assunte come conviventi a servizio ridotto;
  • 40 ore se assunte come non conviventi.

La badante ha diritto a dei riposi settimanali nell’ordine di:

  • 24 ore di domenica;
  • 12 ore in altro giorno della settimana come concordato tra le parti.

Questo per le badanti conviventi, mentre per le non conviventi, il riposo è di 24 ore da prendere canonicamente la domenica.

Quando nel contratto viene inserito il lavoro nelle ore che vanno dalle 20:00 alle 8:00 del mattino successivo, il datore di lavoro deve provvedere alla prima colazione, alla cena e a un’idonea sistemazione per la notte. Inoltre per le badanti a cui viene chiesto di lavorare nei giorni festivi, o in quelli del riposo, oltre a recuperare le ore di riposo perse, deve essere pagata con un emolumento straordinario.

Com’è pagato il lavoro straordinario della badante? Anche in questo caso in aiuto viene il CCNL. Lo straordinario di colf e badanti è pagato:

  • Se diurno (dalle 6 alle 22) un surplus del 25% della paga oraria;
  • Se notturno (dalle 22 alle 6surplus del 50% della paga oraria;
  • Se festivo una maggiorazione del 60% della paga oraria;

Per i non conviventi inoltre, se le ore di lavoro superano le 40 a settimana ed entro le 44, il datore di lavoro deve dare il 10% in piùper le ore in più svolte.