Multa non vaccinati over 50: come funziona e chi controlla

A partire dall’1 febbraio partiranno le multe per i non vaccinati oltre i 50 anni

Martedì 1 febbraio inizieranno a partire le multe per i non vaccinati over 50. Si dovrà, invece, aspettare il 15 affinché la disposizione valga sul mondo del lavoro per coloro i quali abbiano più di cinquant’anni. La disposizione va, dunque, valutata su due livelli.

Uno è quello strettamente legato al dato anagrafico, indipendentemente da quella che è la posizione lavorativa. Chiunque abbia raggiunto la soglia d’età prevista e non si è sottoposto alla vaccinazione, sarà sanzionato con una multa di 100 euro.

Anche chi non lavora riceverà una sanzione una tantum e sarà comminata attraverso un incrocio dei dati. A confronto saranno, infatti, posti i dati della popolazione residente con quelli delle anagrafe vaccinali regionali e provinciali. Si tratterà di una multa una tantum e sarà inviata dall’Agenzia delle Entrate.

Obbligo vaccino over 50, per chi vale

Si stima è, al momento, che gli over 50 non vaccinati siano 1,7 milioni. La multa di 100 euro in particolare a partire dall’1 febbraio viene erogata a:

  • coloro i quali non abbiano neanche iniziato il ciclo vaccinale
  • chi non completa entro i tempi previsti il ciclo vaccinale primario (due dosi)
  • chi non riceve il booster (terza dose) prima della scadenza del Green Pass (entro sei mesi dalla seconda)

L’obbligo per gli over 50, in relazione alle platee individuate, vale al momento fino al 15 giugno 2022. I controlli saranno, come detto, effettuati attraverso l’incrocio tra le banche dati. Il gettito delle sanzioni sarà devoluto al fondo nazionale per le emergenze.

Esenzioni e differimento vaccino over 50, le disposizioni

L’obbligo non sussiste nel caso in cui esista un accertato pericolo di salute che siano determinate da specifiche condizioni cliniche che devono essere attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore secondo le indicazioni delle circolari del Ministero della Salute. In questi la vaccinazione può essere omessa o differita, come avviene nel caso in cui qualcuno abbia contratto il virus, fino alla prima data utile secondo le regole previste.

Vaccino over 50, cosa si può fare dopo aver ricevuto la multa

Chi riceve la multa, stando a quanto riportato da Il Sole 24 ore lo scorso 18 gennaio nella sua edizione on line, potrà, dunque, o pagare oppure avrà dieci giorni di tempo per far valere le proprie ragioni, tra cui quelle relative ad eventuali esenzioni o motivi che hanno causato il differimento del vaccino.

Lo potrà fare inviando all’azienda sanitaria locale i motivi della mancata vaccinazione e nello stesso arco di tempo dovrà comunicare di averlo fatto all’Agenzia delle Entrate. L’interlocuzione tra i due enti, in base all’eventuale idoneità delle ragioni addotte, determinerà se il provvedimento sanzionatorio deve essere irrogato o meno.

La successiva comunicazione dell’Agenzia avrà valore esecutivo. Ci sarebbero, eventualmente 60 giorni per pagare o 30 per presentare ulteriore ricorso davanti al giudice di Pace, ricordandosi di chiedere la sospensione dell’avviso di addebito.

Obbligo vaccinale over 50 sul mondo del lavoro, sanzioni più pesanti

Bisognerà, invece, andare oltre la metà del mese di febbraio e arrivare fino al 15 affinché l’obbligo incida anche nel mondo del lavoro. A partire da quella data, infatti, per andare al lavoro sarà richiesto il Super Green Pass a quanti sono occupati e hanno più di cinquant’anni.

L’eventuale mancanza di regolarità della popolazione porta a ritenere il lavoratore assente ingiustificato e impossibilitato a svolgere la propria funzione, con sospensione dello stipendio. Qualora un controllo dovesse rilevare la presenza di una persona ultracinquantenne che lavora senza essere vaccinato gli verrà comminata una sanzione tra i 600 ed i 1500 euro.