Lavoro e giovani, Briatore: «Preferiscono il reddito di cittadinanza» e svela quanto paga i suoi dipendenti

L’imprenditore, in un’intervista al Corriere della Sera, ha esposto il suo punto di vista sulla situazione

«Io lo vedo chiaramente: preferiscono il reddito di cittadinanza a un percorso di carriera». Sono le parole di Flavio Briatore che si leggono su un virgolettato del Corriere della Sera e che raccontano la visione dell’imprenditore dal suo punto di vista.

Nato come misura per assistere quanti siano in difficoltà economica e per evitare di accettare condizioni di lavoro non idonee ai diritti previsti, in base a questa affermazione la misura starebbe generando anche un altro effetto.

Secondo l’imprenditore, in particolare, la preferenze verso la possibilità di percepire il reddito di cittadinanza, resterebbe anche quando ai giovani si offre la possibilità di fare un percorso «pur garantendo - ha evidenziato - stipendi adeguati e contratti a lungo termine».

Le difficoltà a trovare lavoratori in Italia

Una puntualizzazione che serve a mettere in evidenza come Briatore faccia riferimento alla possibilità che ad essere rifiutati finiscano per essere impieghi con tutte le condizioni necessarie a ritenere valida l’offerta di lavoro.

L’imprenditore ha, inoltre, aggiunto come al momento non avrebbe difficoltà a reperire risorse umane in altri paesi in cui ha attività come Dubai ed Arabia Saudita. Le criticità, in base a quanto dichiarato, sarebbero «un po’ in Francia», in Inghilterra «a causa della Brexit» e in Italia «soprattutto a causa del reddito di cittadinanza».

Secondo Briatore il sussidio ad oggi è diventato «la vera ambizione dei giovani». A ciò si aggiunge una domanda che ricorre nei colloqui di lavoro rispetto al fatto che molti chiederebbero la possibilità di avere il fine settimana libero. Un quesito di difficile ammissibilità per chi ambisce a trovare un posto di lavoro in un settore come la ristorazione, dove si sa il clou degli affari è proprio nel weekend.

Briatore svela gli stipendi dei suoi lavoratori

Briatore ha comunque spiegato che «ragazzi validi ce ne sono e fanno anche carriera», ponendo l’accento sul fatto che molti altri «non si vogliono più sacrificare, stanno attaccati ai social media e pensano che quella sia la realtà».

Briatore ha, inoltre, spiegato che lui retribuisce bene tutti. «Da me - ha spiegato - il contratto base parte da 1.800-2000 euro netti al mese. Anche lo stagista è pagato. Chiunque entri nel mio gruppo viene formato, fa dei corsi, viene retribuito. E se sei bravo cresci, c’è chi prende 4-5-10 mila euro e oltre».

Tra le ipotesi lanciate da Flavio Briatore c’è quella di pensare ad una sospensione tra aprile ed ottobre, favorendo la possibilità trovare stagionali in una fase dell’anno in cui l’Italia conosce alti livelli di presenze turistiche, sottolineando come poi chi è bravo trova «subito» il lavoro fisso.

Ha anche dichiarato che lo terrebbe per le famiglie bisognose e l’opportunità di lavorare ai fini della riduzione del cuneo fiscale. Quest’ultima ipotesi sarebbe finalizzata ad avere un netto in busta paga superiore con una riduzione del carico di tasse sul reddito lordo per il lavoratori.