Green Pass in tabaccheria: serve? Il punto

È attesa la lista delle attività per le quali la possibilità di accesso non sarà subordinato al possesso della certificazione verde «base»

Serve il Green Pass per andare in tabaccheria? È una domanda che ricorre in relazione alle nuove regole che sono destinate ad entrare in vigore dall’1 febbraio. A partire da quella data si avrà un’estensione del possesso della certificazione verde come requisito per accedere in buona parte delle attività.

Green Pass per la tabaccheria, l’ipotesi

Il riferimento va alla possibilità che per recarsi all’interno dell’esercizio commerciale in questione possa essere necessario esibire il Qr code del Green Pass «base». Quello che, per intendersi, attesti:

  • L’avvenuta guarigione dal Covid nei precedenti sei mesi
  • Essere vaccinati con tre dosi, con due dosi (da meno di 9 mesi, da meno di 6 dall’1 febbraio) o con una dose da almeno quindi giorni (con valenza fino alla data del richiamo)
  • Avere un tampone antigenico negativo fatto da meno di 48 ore, 72 in caso di test molecolare

Green Pass, tabaccherie fuori o dentro la lista delle attività escluse?

È attesa già per la giornata di giovedì 20 gennaio la lista di tutte quelle attività per le quali non è richiesto il Green Pass. Secondo le notizie che hanno circolato a livello mediatico, sarà consentito l’accesso anche senza il possesso di una certificazione verde in attività come:

  • alimentari
  • supermercati
  • edicole all’aperto
  • farmacie
  • parafarmacie
  • benzinai e negozi di carburante
  • articoli per animali
  • ottici
  • mercati all’aperto ed ambulanti

Una lista che è indicativa e dovrà essere considerata ufficiale solo nel momento in cui arriverà il provvedimento, con possibilità che possano esserci dettagli aggiuntivi. Non bisogna, inoltre, dimenticare che già a partire dal 20 gennaio è stato disposta la necessità di Green Pass per usufruire di attività che svolgono servizi per la cura della persona come parrucchieri ed estetisti.

Green Pass base, Costa: «Si sta ancora discutendo»

A confermare che ad essere ancora in bilico fino alla decisione ufficiale siano proprio le tabaccherie è stato il sottosegretario del Ministero della Salute Andrea Costa. Quest’ultimo, intervenendo nel corso della trasmissione di Rai Radio 1 «Radio Anch’io», ha fatto il punto della situazione.

«Questo - ha spiegato Costa - è uno dei pochi elementi sui quali si sta ancora discutendo. Non dimentichiamo che per quanto riguarda i tabaccai molte attività hanno i distributori automatici all’aperto. Vi è la possibilità di potersi rifornire sotto quest’aspetto. Stiamo ancora approfondendo, vedremo nelle prossime ore.»