La certificazione a partire dall’1 febbraio avrà una durata di 6 mesi, ma per chi ha ricevuto la dose booster ci sono riflessioni in corso
Quanto dura il Green Pass per chi ha la terza dose? La domanda è plausibile, se si considera che che al momento le linee guida prevedono che la certificazione abbia limiti temporali in altri casi.
Per avere la certificazione con la vaccinazione, detta anche Super o rafforzata per vaccinati e i guariti da meno di sei mesi, è necessario che siano passati quindici giorni dopo la prima dose. La prima emissione temporanea vale fino alla data fissata per il richiamo. Una volta completato il ciclo vaccinale (con la seconda dose) la certificazione è valida per nove mesi. A partire dall’1 febbraio, però, la validità viene limitata a sei mesi.
Chi ha fatto la terza dose, non essendoci una quarta in programma almeno per il momento, si trova in una situazione di dubbio relative alla durata del suo Super Green Pass. «All’attenzione del Cts - ha detto il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato ai microfoni di SkyTg24 - questo quesito non è stato posto, magari lo sarà nei prossimi giorni».
«La somministrazione della dose booster - ha chiarito - dà una protezione significativamente maggiore alle due singole dosi. Non abbiamo evidenza al momento che debba essere offerta una quarta dose. Semmai una riflessione potrebbe esser fatta sui soggetti immunodepressi e fragili, ma insomma non oltre questi».
«In virtù - ha proseguita - della maggiore protezione conferita dalla dose booster rispetto al ciclo di vaccinazione primario, una durata maggiore del Green Pass potrebbe essere nella logica delle cose».
Un orizzonte che viene anche ritenuto possibile in base a quelle che sono le evidenze che oggi parlano di una significativa protezione offerta dalla dose booster contro lo sviluppo di una malattia grave determinata dall’infezione da Covid. Tuttavia, come lo stesso Locatelli ha chiarito, si dovrà continuare ad osservare i dati.
Tuttavia, già a metà marzo potrebbe presentarsi la situazione secondo cui alcuni tra i primi ad aver ricevuto la dose booster si troverebbero nella condizione di aver già visto scadere i sei mesi dalla terza inoculazione.
L’ipotesi, ad esempio, che si sta facendo strada è che la certificazione verde oggi ottenuta da chi ha ricevuto tutte le somministrazioni possibili possa essere allungata fino ad eventuali nuove decisioni.
La questione va affrontata sulla base del fatto che ormai il Green Pass (e anche la versione Super, quella riservata ai vaccinati e ai guariti) rappresentano requisiti ai fini dell’accesso in diversi contesti della quotidianità. Misure che, come è noto, saranno ulteriormente estese a partire dall’1 febbraio. Secondo i dati disponibili aggiornati alle 06.15 del 24 gennaio 2022 sono già oltre 30 milioni le dosi booster somministrate ai cittadini italiani.
