Denise Pipitone, «Una botola mai ispezionata»: un drammatico elemento. Cosa nasconde?

Denise Pipitone, spunta un nuovo elemento: «Una botola mai ispezionata». Cosa sta succedendo

Nella puntata di ieri di Mattino Cinque è spuntato un nuovo elemento sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone. Stiamo parlando di una botola su cui solo ora è stata riposta attenzione. Questa botola si trova nello scantinato nella casa della madre di Anna Corona e non è mai stata ispezionata.

Spunta la botola mai stata ispezionata: cosa nasconde? La clamorosa rivelazione a Mattino Cinque

Sul caso di Denise Pipitone, la piccola scomparsa da Mazara del Vallo 17 anni fa, emergono nuovi dettagli. Nel corso della puntata di ieri, la conduttrice si è interrogata sul perché quella botola nascosta nella casa della mamma della «rivale» di Piera Maggio non è mai stata ispezionata in tutti questi anni.

Fin da subito la sparizione i sospetti sono caduti proprio sull’ex moglie del papà di Denise, Piero Pulizzi. Federica Panicucci ha specificato che tutt’oggi non ci sono ancora certezze su questi elementi, eppure nel corso degli anni non sono mai stati presi in considerazione. Se ciò avvenisse, potrebbe far luce sul caso.

"Processo mediatico inaccettabile". Cosa è successo dopo la sparizione di Denise Pipitone

Nella puntata di ieri di Quarto Grado c’è stato un lungo approfondimento dedicato a Denise Pipitone. «Il primo settembre l’inferno è entrato in casa della signora Piera Maggio e l’inferno è entrato in casa mia», si è aperto con le parole di Anna Corona lo spazio dedicato alla bambina siciliana scomparsa l’1 settembre del 2004.

L’attenzione si è concentrata sui presunti interrogativi lasciati in sospeso in tutti questi anni ed è stata letta una lettera da parte dei legali di Anna Corona e della figlia, nonché sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi. I legali hanno ricordato che le due donne hanno già affrontato tre gradi di giudizio e sono state assolte. Per questo motivo, continuare a parlare del passato rappresenta solo un «processo mediatico inaccettabile».

Tra le varie questioni sollevate, si è parlato della perquisizione nella casa sbagliata da parte degli agenti. Ricordiamo che la casa messa a soqquadro dopo la scomparsa di Denise, non era quella di Anna Corona ma di una vicina. Questo dettaglio è emerso solo dopo 8 anni dalla scomparsa, durante il processo.

Si è parlato anche dei contatti frequenti tra Anna e la sua conoscente Stefania, contatti che si interrompono diventando solo squilli proprio dall’1 settembre del 2004. Poi si è parlato anche di una certa telefonata effettuata da Anna con un uomo di nome Salvatore al quale, come ha rivelato l’avvocato di Piera Maggio Giacomo Frazzitta, Anna disse di combattere dalla mattina precedente per la vicenda della piccola scomparsa.

Ma Denise è scomparsa attorno a mezzogiorno. Prima di questa chiamata, era stata effettuata un’altra di 75 secondi tra i due. Anna nel processo affermò di non ricordare il contenuto. L’ex procuratore di Marsala, Alberto Pisa, ai microfoni di Quarto Grado ha detto: «Sicuramente c’è qualcuno che sa».

Il legale Frazzitta ha affermato: «Mi fa arrabbiare e fa arrabbiare Piera essere lasciati soli ed essere maltrattati. Ci sono stati tanti comportamenti che non hanno aiutato. In un primo momento Piera è stata sospettata, poi siamo arrivati a un processo. Mi sarebbe piaciuto sentire Di Pisa parlare alla stessa maniera durante il processo. Disse che era molto difficile e che sarebbe stata giusta una richiesta di archiviazione. Oggi sento che ci credeva e mi spiace sentirlo così in ritardo».