Covid: nuova variante Omicron 2, cosa si sa

Un nuovo ceppo del virus è diventato prevalente in Danimarca

C’è una nuova variante sulla scena del Covid e si chiama Omicron 2. I suoi effetti per il momento si stanno monitorando nel paese dove circola di più, cioè la Danimarca. Il primo aspetto da mettere in chiaro è che la circostanza non deve dare adito ad allarmismo ingiustificato, grazie anche alla copertura offerta dalla popolazione dalla vaccinazione, soprattutto dopo la terza dose.

Anche perché che possa emergere un ceppo, di volta in volta mutato, del virus non sorprende più, ma si è anche appreso come questa non debba essere necessariamente valutato come un fatto negativo. Lo si è visto, ad esempio, con Omicron che con le sue mutazioni si è rivelata una variante più contagiosa, ma meno aggressiva soprattutto nei vaccinati.

Variante Omicron 2, considerata una sottovariante

Un punto di vista su Omicron 2 l’ha espresso il ministro della Salute danese Magnus Huenicke. «Non ci sono prove - ha chiarito in alcune dichiarazioni riportate da Reuters.com - che la variante Ba.2 causi di più la malattia, ma appare più contagiosa».

La variante Ba.1, la comune Omicron, oggi rappresenta il 98% dei casi di Covid a livello globale. La Reuters sottolinea come in Danimarca sia diventata dominate proprio la Ba.2, nella seconda settimana di gennaio. Quest’ultima è stata posta sotto la lente d’ingrandimento delle autorità sanitarie britanniche, poiché avrebbe possibilità di acquisire «vantaggio di crescita». Nel lungo periodo potrebbe, dunque, diventare quella responsabile della maggior parte delle nuove infezioni.

Lo Statens Serum Institut (SSI), istituto di ricerca danese che si occupa di prevenire le malattie infettive, aveva pubblicato già lo scorso 20 gennaio sul suo sito una serie di informazioni. Sottolineando come siano ancora in corso approfondimenti, si informa che «l’analisi iniziale non mostra differenze nei ricoveri per BA.2 rispetto a BA.1». Si prevede, inoltre, che i vaccini faranno effetto contro lo sviluppo della malattia grave in caso di infezione con la variante Omicron 2.

In un aggiornamento datato 26 gennaio, invece, si sottolinea come Ba.1 (ossia Omicron) rappresenti la sotto variante più comune, responsabile de 98% dei casi nel mondo. In Danimarca si specifica come Ba.2 si sia diffusa molto rapidamente, diventando dominante nella seconda settimana dell’anno.

Omicron 2, il punto della situazione del professor Bassetti

Sul tema, con un post sui suoi canali social, si è espresso anche il professor Matteo Bassetti: «Calcoli preliminari - ha spiegato il direttore delle Malattie Infettive del San Martino di Genova - indicano che Omicron 2 è una volta e mezza più contagioso di Omicron. Naturalmente, seguiamo da vicino lo sviluppo e se è più contagiosa, potrebbe significare che l’ondata di infezioni sarà maggiore e si estenderà ulteriormente fino a febbraio rispetto alle proiezioni precedenti».

Il dato ancor più significativo è però quello che sta emergendo relativamente alla aggressività. «Quello che però sembra certo è - ha spiegato l’infettivologo - che non aumentano i ricoveri per light gravi. Quindi omicron 2 morde meno, soprattutto nei vaccinati come del resto omicron.»