Il professor Walter Ricciardi ha sottolineato come si sia ancora in un «anno di passaggio»
15 febbraio: un’altra data chiave per l’obbligo vaccinale. È, infatti, il giorno a partire dal quale tutti i lavoratori che hanno più di cinquant’anni dovranno essere in possesso del Super Green Pass. Dovranno cioè essere essere vaccinati o essere guariti dall’infezione nei sei mesi precedenti.
Una misura che, considerato l’andamento epidemiologico favorevole, potrebbe essere oggetto di dibattiti. In un’intervista rilasciata a Repubblica del 14 febbraio, il professor Walter Ricciardi ha spiegato perché può essere ancora giustificata l’entrata in vigore di un provvedimento di questo tipo.
«Non dobbiamo pensare che sia tutto finito» ha chiaro il consigliere del ministro della Salute e docente di Igiene presso l’Università Cattolica di Roma. Parole a cui ha aggiunto che, ai risultati soddisfacenti che si stanno riscontrando in questo periodo, va aggiunto il fatto che oggi si registri ancora circolazione del virus, ci sia necessità di essere attenti.
Pensiero espresso sottolineando come «abbassare le difese» equivarrebbe a rendere possibile «un ritorno di fiamma dell’epidemia» "L’obbligo in questo momento - ha proseguito Ricciardi - è funzionale a evitare questo ritorno. Ci sono ancora 5 milioni di non vaccinati che tengono alto il numero dei morti. Per loro il virus resta molto temibile".
Obbligo vaccinale e green pass sono due temi che si può dire viaggino quasi di pari passo. Sulla certificazione verde Ricciardi si è espresso dichiarando che «serve ancora».
«Insieme alla vaccinazione - ha spiegato - devono diventare uno dei due perni della nuova normalità. Se li togliamo siamo a rischio. Sarebbe la terza volta che facciamo lo stesso errore, il terzo anno in cui pensiamo che tutto sia finito e poi ci troviamo con la curva che risale. Deve essere chiaro a tutti: il virus circola ed è temibile».
È un vero e proprio monito quello di Ricciardi, anche perchè si va incontro ad un’altra estate che, come quelle del 2020 e del 2021, pare destinata a riservare un periodo di tranquillità sul fronte Covid. In attesa di capire ciò che accadrà, soprattutto in autunno, il consigliere del ministro della Salute ha un’idea precisa.
«Per tutto questo 2022 obbligo e Green Pass - ha spiegato - vanno mantenuti. Siamo ancora in un anno di passaggio. Va visto cosa succederà ad ottobre per capire se il virus si ripresenterà e con quale veemenza, così è fondamentale avere già attivi gli strumenti che ci permettono di combatterlo nel modo più efficace».
