Covid, Ricciardi: «Tamponi a maggior parte degli italiani, se ne uscirebbe in 8 giorni»

Il professor Walter Ricciardi ne ha parlato in un’intervista rilasciata a Repubblica

«Oltre a vaccinare tutti, bisognerebbe fare i tamponi alla stragrande maggioranza degli italiani e isolare gli infetti. Se ne uscirebbe in 8 giorni». È questa l’idea del professor Walter Ricciardi, docente di Igiene alla Cattolica di Roma e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. L’ha espressa in un’intervista rilasciata a Repubblica del 21 gennaio, spiegando cosa a suo avviso si dovrebbe fare rispetto all’eventuale volontà di anticipare il virus.

Covid, Ricciardi: «Con 200.000 casi potremmo testare 60 milioni di italiani»

Lo scenario prospettato sarebbe, dunque, quello di effettuare una sorta di screening di massa che dia modo di intercettare quei cittadini che oggi sarebbero positivi, isolarli per il tempo necessario a spegnere la loro carica virale o comunque positività, arrivando a bloccare in maniera significativa la circolazione virale.

Dovrebbe essere questa l’interpretazione delle parole del professor Ricciardi che ha sottolineato come si tratti di un modus operandi che ha già avuto applicazione in altre parti del mondo. «È un’operazione - ha infatti aggiunto - che tutti dicono sia impossibile ma i cinesi per un caso testano 10 milioni di persone. Noi con 200mila potremmo ben testare 60 milioni di italiani».

Covid, Ricciardi: «Una malattia come questa non la devi inseguire»

Ricciardi, in relazione alla situazione Covid e agli scenari futuri, ha sottolineato la presenza di due strade possibili di fronte alla pandemia: una è la mitigazione, l’altra il contenimento. «Se scegli la prima - ha spiegato - sei sempre indietro. Ma una malattia come questa, con una tale mortalità, e contagiosità non la devi inseguire, bensì anticipare, anche prendendo decisioni impopolari prima».

Rispetto alla situazione Covid attuale in Italia Walter Ricciardi ha manifestato un auspicio chiaro. «speriamo che l’ondata - ha dichiarato - si esaurisca a febbraio». «Avremo, se non allentiamo troppo le misure, una primavera - ha dichiarato - discreta, un’estate ottima e quindi un autunno di difficoltà». Il rischio segnalato è quello che si entri in quello che ha definito «un circolo vizioso» qualora le Regioni non trovino strada per migliorare quello che la loro capacità di tracing e testing.

"Pandemonio", il libro di Walter Ricciardi

Walter Ricciardi ha di recente pubblicato un libro dal titolo Pandemonio (Editori Laterza) che ha un sottotitolo chiaro: «Quello che è successo, quello che non dovrà più succedere». Un volume scritto da colui il quale è stato chiamato a fare da consulente al ministro della Salute Roberto Speranza in quella che è stata probabilmente la fase più drammatica della storia italiana dopo la seconda guerra mondiale, con situazioni createsi e decisioni prese senza precedenti.

Inevitabilmente la memoria va a quei mesi difficili del 2020 a livello sanitario e sociale, ma anche alle successive ondate, che a differenza di quella in corso si sono sviluppate senza la cruciale copertura vaccinale sulla popolazione. Il libro, come riporta la scheda presente sul sito dell’editore, non è solo un racconto degli eventi, ma anche «una presa d’atto che solo una nuova buona sanità pubblica può salvarci da una prossima pandemia».