Covid, Costa: «Dobbiamo semplificare le regole, quasi 90% italiani si è vaccinato»

Il sottosegretario del Ministero della Salute ha parlato in un’intervista rilasciata a Il Giornale

Fase di convivenza con il virus. Sin dall’avvento del Covid si è parlato della possibile transizione verso questa dimensione, dove un’alta percentuale di vaccinati avrebbe in qualche modo permesso di semplificare le regole e rendere la quotidianità un po’ più simile a quella che si conosceva prima del marzo 2020. Quel momento potrebbe adesso essere vicino.

Lo si evince anche da quelle che sono state le parole rilasciate dal sottosegretario del Ministero della Salute Andrea Costa in un’intervista rilasciata a Il Giornale del 17 gennaio. «Da sempre - ha evidenziato - l’impegno di “Noi con l’Italia” all’interno di questo Governo è stato per la semplificazione, la responsabilità e la libertà dei cittadini. Se vogliamo che gli italiani continuino a rispettare le regole dobbiamo semplificarle e prendere atto che quasi il 90 per cento degli italiani si è vaccinato».

Omicron e la «convivenza con il virus», Costa: «Smettiamola di fare tamponi agli asintomatici»

Il diffondersi della variante Omicron e l’alta percentuale di italiani vaccinati, quindi con una difesa robusta contro l’ipotesi di grave patologia indotta dal virus, sono fattori che incidono rispetto a prospettive in cui tracciamento e quarantene potrebbero diventare strumenti da rivedere.

Costa, indicando come «obiettivo» proprio quella fase di convivenza con il virus di cui si parla, si è espresso su come le cose potrebbero cambiare. "Dunque, per prima cosa, smettiamola - si legge nellle parole riportate - di fare i tamponi agli asintomatici. Non è che tutti i giorni bisogna misurarsi la febbre per capire se si ha l’influenza. Il termometro si usa solo se non ci si sente bene».

Tra l’altro anche l’alta contagiosità di Omicron e i suoi minori tempi di incubazione, concetti affrontati ad esempio da Roberto Burioni nel corso di un suo intervento a Che tempo che fa, rischiano di essere fattori che potrebbero rendere assai problematico il tracciamento.

«Se vogliamo - ha evidenziato Costa - la convivenza con il virus dobbiamo poter circolare liberamente, con le dovute cautele, ovviamente, cioè l’uso delle mascherine che ormai non fanno più paura a nessuno mentre sono molto importanti per impedire la trasmissione del virus»

Costa sugli italiani vaccinati: «Se incontrano il virus non se ne accorgono o hanno sintomi lievi»

Il rischio è che, in qualche modo, limitando i test si possano individuare meno positivi e dunque togliere un po’ il freno alla diffusione del virus. Tuttavia, è anche chiaro come in base alla velocità con cui si contagia Omicron qualsiasi tentativo di ostacolarla potrebbe essere poco efficace.

«Lo stesso Fauci ha detto che tutti incontreremo Omicron, prima o poi. Ma nel nostro paese ci sono 47 milioni di italiani che si sono vaccinati, molti dei quali, se incontrano il virus, non se ne accorgono neppure o hanno sintomi lievi. E per tutti coloro che hanno rispettato in maniera fedele restrizioni e regole dobbiamo offrire uno scenario diverso. È una questione di responsabilità e di credibilità»