Briatore: “Da noi stipendio 1700-1800 euro al mese, non trovo personale”

L’imprenditore è stato ospite della trasmissione Cartabianca in onda su Rai 3.

Flavio Briatore non trova abbastanza lavoratori stagionali per le sue attività. Lo ha dichiarato lui stesso nel corso della trasmissione Cartabianca, esponendo la sua esperienza di imprenditore in cui ha dovuto fare i conti con l’impossibilità di arruolare personale.

Cartabianca: ospiti Briatore, Landini e Telese

Nel corso della trasmissione, condotta da Bianca Berlinguer e appuntamento del martedì su Rai 3, l’imprenditore è intervenuto in una discussione relativa al lavoro e a cui hanno partecipato il segretario della Cgil Maurizio Landini ed il giornalista Luca Telese.

Nella circostanza, discutendo di reddito di cittadinanza, si è posto l’accento sul fenomeno del lavoro in nero da parte di alcuni percettori, in maniera tale da potersi mantenere il beneficio ed avere un reddito aggiuntivo.

Briatore svela gli stipendi proposti

Una scelta che, in quei casi, viene anche avallata da chi il lavoro offre e in maniera fraudolenta ottiene, di riflesso, benefici legati ai costi. «Ci sono - ha chiarito - imprenditori e imprenditori. Io inviterei Landini a venire da noi, vedere le pratiche che abbiamo. Da noi lo stipendio base è sui 1700-1800 euro. La inviterei veramente a venire da noi, così tocca con mano la situazione».

Difficoltà a trovare lavoratori stagionali

«In questo momento - ha evidenziato - non troviamo persone, perché i ragazzi si sono seduti un attimo». «Ho fatto - ha ricordato - un post due settimane fa. Abbiamo ricevuto 250 cv, su questi 250 tutti quanti che ti dicono dicono ’il lavoro lo voglio, ma dove sono io. Questo non lo posso fare, quello non lo posso fare’. Su 250 - ha rivelato - credo che abbiamo trovato 12 persone».

Lavoratori stagionali e reddito di cittadinanza: la questione è attuale da qualche settimana

La questione dei lavoratori stagionali è già da qualche tempo oggetto di discussione. La loro mancanza per qualcuno è dovuta al fatto che c’è chi preferisce avere il reddito di cittadinanza e chi, invece, ritiene lo strumento una sorta di garanzia anti-sfruttamento, tenuto conto che permette di non dover necessariamente accettare eventuali condizioni di lavoro oltre i canoni previsti.

Briatore dice che molti sono andati all’estero

Briatore da profondo conoscitore del settore non ha mancato di ripercorrere alcune fasi che hanno riguardato gli ultimi mesi. «Ci vuole - ha precisato - anche buon senso. Abbiamo avuto una comunicazione sul lockdown deleteria. Ad un certo punto la comunicazione è stata: fino al 31 luglio c’è lockdown in Italia. In questo periodo qui, aprile-maggio, molti ragazzi lavoratori stagionali sono andati all’estero. Noi li vediamo, sono andati in giro dappertutto. In Italia chi è rimasto ha difficoltà a lavorare perché pensa di perdere il reddito di cittadinanza. Però non c’è più questa voglia di prima che un giovane faceva un lavoro qualunque sia. Non è che puoi trovare il lavoro dei tuoi sogni in questo momento».

C’è chi vuole lavorare in nero per non perdere il reddito di cittadinanza

«Noi - ha proseguito - vediamo che non c’è più nessuna ambizione da parte dei giovani, vengono e non li troviamo. Ci sarà anche gente che paga male, questo penso ci sia».

Problema che non riguarda i dipendenti di Briatore che, a detta dell’imprenditore, possono percepire compensi che in una forchetta tra i 1500 ed i 2000 euro, a cui in alcune strutture possono aggiungersi fino a 1000 euro di mance.

«Noi - ha proseguito - sappiamo quanto liquidiamo di mancia ai dipendenti, per cui non è che non paghiamo. È che non troviamo i ragazzi, i ragazzi vorrebbero venire, ma lavorare in nero per non perdere il reddito di cittadinanza e noi questo non lo possiamo accettare».