La decisione del Regno Unito di dire addio praticamente a tutte le misure di contenimento contro il Covid alimenta le discussioni su quando anche sul territorio italiano si potrà avere un provvedimento di quel tipo
Quando finirà la pandemia? Quando si potrà dire addio alle mascherine? Quando la vita tornerà esattamente quella che si viveva prima del marzo del 2020? Sono le domande che i cittadini iniziano a porsi in questa fase in cui si ha la sensazione che la sfida contro il Covid si stia avvicinando ad una svolta.
La variante Omicron, grazie all’effetto delle vaccinazioni e soprattutto con le terze dosi, fa meno paura. Paesi come il Regno Unito che, come sottolineano molti esperti, sono in una fase più avanzata rispetto all’evoluzione epidemiologica italiana stanno conoscendo una situazione in miglioramento costante.
L’idea che sul territorio britannico si sia deciso di disporre un considerevole allentamento delle restrizioni da una parte fa sì che ci si chieda se si una strategia opportuna in questa fase e se, eventualmente, quando si potrà agire in modo analogo in Italia.
L’orientamento generale che proviene dagli esperti è che si inizia a vedere in maniera netta la luce in fondo al tunnel, ma non se ne è ancora usciti. Lo si evince anche dai concetti che si possono dedurre da un articolo scritto dalla professoressa Viola, immunologa dell’Università di Padova, su La Stampa del 24 gennaio. Un analisi della situazione in cui ci sono alcuni passaggi che danno l’idea di quello che è realmente lo status delle cose.
La scienziata ha spiegato come, al netto di possibili sorprese, nei prossimi mesi è attesa una «fase di decelerazione del Sars-Cov 2», con «il passaggio di Omicron e con l’arrivo del periodo estivo». Passata la bella stagione si dovrà verificare come le cose si evolveranno.
«Se l’immunità - ha spiegato - generata dai vaccini e dalle infezioni reggerà, magari anche grazie ad un richiamo stagionale aggiornato, e se non entreranno in gioco nuove varianti che la eludono, la pandemia evolverà verso una fase di controllo o endemica».
Questo presuppone che la circolazione virale continuerà ad esserci, ma la gestione sarà meno complicata «perché - ha sottolineato la professoressa - il tasso di infezione è ormai stabilizzato». «A questo punto - ha aggiunto - sarà possibile trattare Covid-19 come influenza stagionale». Un punto da raggiungere per il quale, però, serve evidentemente ancora strada da fare.
In base all’ipotesi secondo cui l’Italia potrebbe aver già raggiunto il picco epidemico relativo alla variante Omicron a cui dovrebbe seguire nelle prossime settimane un calo delle infezioni, secondo la professoressa Viola ci si troverà in una situazione che «ci consentirà di togliere le mascherine all’aperto ma non di rinunciare al green pass o alle mascherine nei luoghi chiusi».
«Per arrivare - ha aggiunto - a questo, per allentare le restrizioni più importanti, dovremo attendere l’arrivo della stagione estiva, sperando di arrivarci senza ulteriori sorprese da parte del coronavirus».
