Allentamento restrizioni Covid, Rasi: «Tra qualche settimana»

Il professor Guido Rasi, ex direttore dell’Ema, docente di Microbiologia di Tor Vergata e consigliere del commissario Figliuolo, ha parlato in un’intervista rilasciata a Il Giornale

È arrivato il tempo di alleggerire le restrizioni che mirano a contenere la diffusione del Covid? Sì secondo il professor Guido Rasi, ma tra qualche settimana. In un’intervista rilasciata a Il Giornale, l’ex direttore dell’Ema e docente di Microbiologia presso l’Università di Tor Vegata, ha spiegato il suo punto di vista.

Allentamento restrizioni Covid, quando sarebbe opportuno?

Si parla molto della possibilità che anche l’Italia possa presto seguire le scelte di altre nazioni che stanno lavorando per togliere alcune delle limitazioni relative alla necessità di contenere il virus.

«I tempi - ha dichiarato - sono ragionevolmente maturi per alleggerire i divieti». Concetto espresso sottolineando come oggi si abbia una veloce decrescita dei contagi ed è «giusto sollevare progressivamente tutte le misure restrittive». «Tra qualche settimana - ha aggiunto Rasi - molte non avranno più una logica».

Tuttavia, secondo il professore bisogna attendere ancora un po’. Ma non troppo e per un motivo abbastanza semplice da capire. «Dobbiamo - ha spiegato Rasi - prima svuotare gli ospedali. Abbiamo ancora mille persone in terapia intensiva e 14mila ricoverati per Covid, di cui il 70% non è vaccinato. Ogni singola prima dose va nella direzione giusta: avere 7-8 mila posti letto evitabili è poco accettabile quando ci sono milioni di malati che ancora non si possono ricoverare».

Obbligo vaccinale e Green Pass, le parole di Rasi

Tra le misure che, in questa fase, è in vigore per gli over 50 c’è ad esempio l’obbligo vaccinale. «Io - ha dichiarato Rasi - credo che fino al 10-15 marzo, finché non si svuotano i reparti, ogni vaccino fatto contribuisce a una riduzione del rischio di circolazione del virus. Ma se il virus non circolasse non ha più senso tenere l’obbligo del green pass, anche per gli over 50. Va archiviato sperando che non ce sia più bisogno».

Un passaggio quello relativo all’auspicio che misure come la certificazione verde vengano, in qualche modo, messe da parte è strettamente correlato alla possibilità che il virus possa diventare endemico. Una prospettiva che, come spiegato da Rasi, potrà essere raggiunta nel momento in cui si avrà la certezza che «non arriveranno altre varianti». «Siamo - ha chiarito Rasi - speranzosi, ma sicuri no».

Green Pass, si ipotizza che possa non essere necessario all’aperto

La situazione Covid in Italia rivela un trend di miglioramento costante. Questo dovrebbe portare ad una serie di scelte finalizzate ad accrescere i livelli di normalità nella quotidianità. Occorre ricordare che si viaggia verso un 31 marzo in cui non ci sarà una proroga dello stato d’emergenza.

Allo stesso modo le ultime notizie rivelano come tra i primi provvedimenti potrebbe esserci quello della revoca della necessità di Green Pass per contesti all’aperto. Verosimile che un provvedimento di questo tipo potrebbe arrivare nelle prossime settimane con una prosecuzione del miglioramento dei dati.