Abolizione Green Pass? Ipotesi gradualità, cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane

La prospettiva è che inizialmente si proceda con un graduale allentamento delle limitazioni, sebbene non sia destinata ad esserci un’abolizione generale immediata

11 febbraio. È il giorno in cui stato disposto lo stop all’obbligo di mascherine all’aperto e in cui si riaprono le discoteche. Passi verso la normalità a cui si auspica possano seguirne altri, grazie alla prosecuzione del trend di decrescita relativo a contagi, ricoveri ordinari ed in terapia intensiva. Si attende, in particolare, il momento in cui si inizierà a limitare l’utilizzo del Green Pass con l’auspicio che, in prospettiva, si possa arrivare perfino ad una sua abolizione.

Il Green Pass è servito, ora si attende il completamento delle terze dosi

Alla certificazione verde va ascritto il merito di essere stato un significativo incentivo alla vaccinazione. Il suo uso esteso, come requisito per accedere a diversi ambiti della quotidianità, ha offerto una spinta ulteriore alla volontà degli italiani alla vaccinazione.

Oggi l’Italia è una delle nazioni con i più alti livelli di vaccinazione a livello internazionale. C’è, adesso, chi ritiene abbia esaurito il suo compito. Tuttavia, potrebbero ancora passare delle settimane affinché si possa immaginare un cambiamento rispetto all’utilizzo della certificazione verde.

Green Pass, quando potrebbero cambiare le cose

Una prospettiva, in tal senso, l’ha data il sottosegretario del Ministero della Salute Andrea Costa con delle dichiarazioni rese il 10 febbraio nel corso della trasmissione Agorà di Rai 3. In quell’occasione ha sottolineato come al momento l’obiettivo è completare la somministrazione del booster negli italiani che, dopo aver completato il ciclo vaccinale primario, attendono di avere la terza dose. Per completare questo passaggio, mantenendo gli attuali ritmi di vaccinazione, potrebbe volerci circa un mese.

Dopo si potrà immaginare un cambiamento sul fronte Green Pass e l’eventuale decisione di limitare la certificazione verde sarebbe pronta a rispettare i principi della gradualità che hanno contraddistinto il governo negli ultimi mesi. Questo vorrebbe dire che la certificazione verde sarebbe destinata a restare ancora, ma potrebbe non essere più un requisito per alcuni ambiti.

«Credo - ha dichiarato Andrea Costa - che già nel mese di marzo si possa prevedere un allentamento del Green Pass. Graduale, partendo magari ovviamente dai luoghi all’aperto». E, dunque, a marzo si potrebbe avere la possibilità di frequentare alcuni ambienti senza necessità di esibire la certificazione verde.

Green Pass potrebbe non servire più all’aperto

L’orizzonte è che, in qualche modo, si possa tornare a fare distinzione tra attività all’aperto e al chiuso. L’orizzonte è stato tracciato proprio da Costa e magari potrebbe portare alla possibilità di revocare l’obbligo della certificazione verde per alcune attività che possono essere svolte all’aria aperta.

Il Sole 24 ore, ad esempio segnala che a marzo si potrebbe partire con ristoranti e piscine all’aperto, così come stadi e sport di squadra. L’azione potrebbe essere quella di sostituire l’attuale necessità di Super Green pass con il Green Pass base in un primo momento, per poi eliminarlo definitivamente più avanti.

In prospettiva sono previsti anche allentamenti riguardo ad altri ambiti. Ad oggi negozi, banche e servizi postali richiedono la certificazione verde per l’accesso, condizione che da marzo in avanti potrebbe esser revocata qualora venissero confermati i dati.

Solo in ultima istanza, e in una fase verosimilmente successiva all’ipotesi marzo, si potrebbe immaginare una revoca dell’obbligo di Green pass per situazioni al chiuso come cinema, teatri, attività di ristorazione. Anche perché, allo stato attuale, si tratta di situazioni dove la certificazione verde è necessaria nella forma rafforzata.

Questa è la fase delle ipotesi

Gradualità potrebbe anche essere la parola d’ordine relativa ai mezzi di trasporto. In quel caso le limitazioni potrebbero essere revocate inizialmente nel trasporto locale e mantenute inizialmente nelle lunghe percorrenze. Al momento sono tutte ipotesi, ma è chiaro come almeno la direzione, con una situazione in miglioramento, sia ormai tracciata.