P.A., Decreto Madia: pagelle servizi e dipendenti pubblici. Come funzionano

P.A., Decreto Madia: stabilite le pagelle dei servizi e dipendenti pubblici con cui i cittadini possono monitorare la qualità. Ecco come funzionano.

P.A., Decreto Madia: pagelle per i servizi pubblici. I cittadini potranno valutare la qualità dei servizi grazie a questo nuovo strumento. Da tempo nell’aria la necessità di un cambiamento, ora l’effettiva realizzazione.

Il nuovo decreto Madia consente ai cittadini di partecipare al «processo qualità» e stabilisce la creazione di Organismi ad hoc per la valutazione dei dipendenti pubblici della P.A.

Pagelle servizi e dipendenti pubblici: come funzionano?

Secondo quanto si legge dal decreto, si potrà segnalare direttamente il proprio gradimento o meno per i servizi a degli Organismi indipendenti di valutazione, una vera e propria task force di esperti che avrà il compito di valutare l’operato dei dipendenti pubblici.

Gli organismi indipendenti di valutazione già esistevano da tempo, ma ora il decreto Madia ha voluto maggiorare i loro poteri, la loro influenza ed indipendenza di giudizio.

In precedenza infatti le pagelle per i dipendenti pubblici erano gestite dalla Civit, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche. Oggi tale autorità viene data ad una commissione di cinque membri, esperti di Pubblica amministrazione, che avrà il compito consultivo di determinare la produttività degli impiegati statali.

Tale commissione dovrà guidare il lavoro di controllo degli Oiv, le sezioni giudicatrici che avranno il compito di individuare gli approfittatori sul lavoro, ma anche i dipendenti più meritevoli dal punto di vista produttivo.

Dopo la valutazione i risultati di tali Organismi incrociati a quelli dei cittadini, verranno pubblicati annualmente sul sito dell’amministrazione e avranno un peso per l’assegnazione dei premi. Delle vere e proprie pagelle pubbliche.

Pagelle servizi e dipendenti pubblici: i criteri seguiti

I premi di produttività saranno distribuiti secondo quanto stabilito dai contratti di lavoro.

L’aumento di stipendio infatti riguarderà soprattutto quei dipendenti pubblici che non percepiscono stipendi elevati, ovvero stipendi che non superano il livello di reddito stabilito secondo i parametri e che si sono contraddistinti dal punto di vista della produttività.

A seguito infatti del rinnovo dei contratti degli statali, il Governo Renzi ha stabilito un tetto di 300 milioni di euro da assegnare all’aumento degli stipendi solo a quegli statali che hanno compiuto correttamente il loro lavoro.

Il decreto Madia viene così a rivisitare le fasce di merito inserite da Brunetta e ad inserire nuovi paradigmi di giudizio basati sulla meritocrazia.

I più penalizzati da questo decreto legislativo saranno gli assenteisti: un particolare controllo sarà effettuato nei casi di anomale assenze in determinati periodi dell’anno o durante i cosiddetti “weekend lunghi”, occasioni ideali fino ad oggi per mancare dal lavoro in maniera ingiustificata.

Il Decreto Madia in 11 punti

  • 1. Licenziamento: il decreto prevede la sospensione obbligatoria dal servizio pubblico e dalla retribuzione in caso di illecito riscontrato in flagranza. Il provvedimento di sospensione scatterà entro 48 ore dal misfatto e il procedimento disciplinare si concluderà entro i successivi 30 giorni;
  • 2. Autorità portuali: riorganizzazione e razionalizzazione delle autorità portuali. Si tratta di una riorganizzazione amministrativa del sistema portuale con l’istituzione di 15 autorità portuali istallate in dei porti definiti Core dalla normativa UE. La riforma ha come obiettivo una maggiore efficienza per quanto concerne le autorità del sistema portuale;
  • 3. Corpo Forestale: assorbimento del corpo forestale nella polizia di stato per una maggiore ottimizzazione dei servizi;
  • 4. Dirigenza Sanitaria: il decreto istituisce un elenco nazionale di quanti possono essere candidabili per la nomina a direttore generale della sanità italiana. L’elenco sarà redatto da una commissione istituita presso il Ministero della salute e composta da 5 esperti. Il direttore generale dovrà essere scelto all’interno di un gruppo di tre candidati selezionati da una commissione regionale tra gli iscritti all’albo nazionale. L’operato del direttore generale è sottoposto a valutazione e, in caso di cattiva gestione, la Regione provvederà automaticamente alla sostituzione;
  • 5. Corruzione pubblica: decreto volto a prevenire la corruzione che prevede un riordine delle amministrazioni pubbliche. Viene introdotto l’obbligo di pubblicare l’ammontare complessivo delle retribuzioni dei dirigenti e della pubblica amministrazione in vista di una maggiore trasparenza;
  • 6. Partecipazioni: norme che prevedono un riordino delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche;
  • 7. Servizio al cittadino: per garantire la qualità e l’efficienza dei servizi per il cittadino, è stato stabilito un decreto legislativo recante il testo unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale;
  • 8. Amministrazione digitale: è stato effettuato un cambiamento in senso digitale del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione. Il collegamento è affidato ad un portale a cui il cittadino può accedere ed utilizzare i servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni;
  • 9. SCIA: nuove norme in materia di segnalazioni certificate di inizio attività. Si potrà presentare presso un ufficio apposito o per via telematica la domanda unica standard e valida in tutto il paese;
  • 10. Conferenza dei servizi: norme di riordino in materia di conferenza dei servizi. Si abbattono le lunghe attese attivando la Conferenza semplificata che non prevede riunioni ma solo l’invio per via telematica dei documenti;
  • 11. Procedimenti amministrativi: norme per l’accelerazione e la semplificazione della burocrazia dei procedimenti amministrativi.