Gas russo: quali prospettive per l’Italia? Il punto del ministro Cingolani

Ai microfoni di Sky Tg 24 ne ha parlato il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani

Qualora la Russia interrompesse in maniera definitiva le forniture di gas, per l’Italia si prospetterebbe un inverno «difficile». Ma forse meno di altri paesi europei. É il quadro emerso dal punto della situazione fatto dal ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani.

Gas in Italia: diversi modi di affrontare transitoriamente eventuali problemi

Intervenendo ai microfoni di Progress su SkyTg24, come riporta il sito del canale, ha spiegato gli eventuali gradi dei problemi. «Un conto - ha evidenziato - è dire che abbassiamo la temperatura di un grado, o dire che per qualche mese andiamo avanti con le centrali a carbone, perché intendiamo risparmiare gas transitoriamente, un conto è dire che dobbiamo interrompere le attività». In base a quanto spiegato, ad oggi, l’obiettivo è non arrivare alla seconda ipotesi, con la possibilità di riuscirci per effetto di una situazione che oggi è «buona».

15% in meno di gas dalla Russia

L’inverno è il momento in cui il fabbisogno di gas nazionale si alza in maniera considerevole. Al momento l’Italia ha avuto un calo delle forniture del 15% da parte della Russia. In previsione della momentanea chiusura del Nord Stream, Cingolani ha evidenziato come questo comporterà una diminuzione dei flussi e un aumento dei prezzi del gas per effetto di un mercato «speculativo». Meno disponibilità c’è, più la pressione della richiesta sale e più i prezzi si alzano

Gas: l’Italia ha la possibilità di mettersi in sicurezza

«Io - ha ammesso Cingolani - credo che metteremo in sicurezza il Paese». Non si tratta, però, solo di un auspicio. L’Italia, in teoria, potrebbe avere come scoglio soprattutto i prossimi mesi.

«Se noi - ha spiegato il ministro - arriviamo a fine anno con gli stoccaggi pieni al 90% che è il nostro obiettivo, già dall’inizio dell’anno prossimo cominceranno a fluire in Italia enormi quantità di gas che noi intanto abbiamo sostituito diversificando in Africa le forniture».

Si concretizzerebbe ciò che da ormai diversi mesi è diventata un obiettivo: la riduzione della dipendenza dal gas russo. «Il periodo critico - ha aggiunto Cingolani - è questo». Pensiero espresso sottolineando come si debba «superare questo inverno con gli stoccaggi pieni», perché poi la situazione potrebbe diventare «più facile».

Acquisire indipendenza da Mosca è per l’Italia e l’Europa un passaggio fondamentale, in considerazione dei rapporti incrinati con la Russia e di possibili interruzioni che potrebbero generare disagi considerevoli per l’apparato socio-economico.