La dieta delle star: perdere peso con il digiuno a giorni alterni

Dieta del digiuno a giorni alterni per perdere 2-3 kg in una settimana. Ecco come funziona la dieta più diffusa tra le star.

Una dieta per perdere peso in poco tempo senza troppi sacrifici? Ciò che fa per voi probabilmente è la dieta del digiuno a giorni alterni.

Si tratta di una particolare dieta nata negli Stati Uniti e molto diffusa tra le celebrità, che ne garantiscono l’efficacia e assicurano che sia il miglior modo per eliminare il grasso superfluo in modo rapido e duraturo.

La dieta del digiuno a giorni alterni si sta gradualmente diffondendo anche in Europa e sono sempre di più le persone che la preferiscono alle diete più convenzionali. Questo perché in molti reputano più semplice seguire un regime alimentare rigido solo per alcuni giorni, invece di sottoporsi a una restrizione calorica quotidiana.

Questo tipo di dieta sarebbe quindi la soluzione perfetta per tornare in forma dopo gli eccessi delle vacanze, essendo un modo rapido ed efficace per perdere peso ed eliminare la massa grassa, conservando invece la massa muscolare.

Ecco quindi come perdere peso velocemente con la dieta del digiuno a giorni alterni.

Dieta del digiuno a giorni alterni: cos’è e come funziona

Come già anticipato, la dieta del digiuno a giorni alterni è stata ideata negli Stati Uniti e consiste in un tipo di digiuno intermittente. In poche parole si alternano giorni di digiuno, in cui si assumono bevande e cibi non calorici in quantità minime, a giorni in cui si può mangiare ciò che si preferisce.

Questo regime alimentare risulta essere più efficace delle diete tradizionali in quanto è stato studiato appositamente per mantenere sempre attivo il metabolismo ed evitare così che la perdita di peso rallenti o cessi del tutto dopo la fase si dimagrimento iniziale.

Infatti, in una normale dieta la riduzione delle calorie in un primo momento fa perdere facilmente peso in quanto il corpo è costretto a bruciare i grassi di deposito per poter fronteggiare la diminuzione energetica, ma questo meccanismo si arresta nel corso di poche settimane. Questo perché l’organismo impara a economizzare i consumi, adeguandoli al nuovo apporto calorico limitato. Modificando spesso l’apporto energetico, invece, questa tendenza viene contrastata.

A conferma dell’efficacia di tale dieta, i ricercatori dell’Università del Colorado hanno spiegato che

"Alternare giorni di digiuno a giorni in cui si mangia è un approccio sicuro e tollerabile per la perdita di peso e produce un calo di peso simile a quello delle migliori diete già dopo 8 settimane. E non sembra aumentare il rischio di riacquistarlo velocemente nelle 24 settimane dopo la dieta".

Digiuno intermittente tipologie

La versione originaria prevede in realtà il digiuno totale nei giorni prestabiliti, nei quali è consentita solamente l’assunzione di liquidi. Ma anche con la versione «modificata» della dieta, che prevede un apporto di 500 calorie nei giorni di digiuno (il 20-25% del proprio fabbisogno energetico), è comunque possibile perdere 2-3 chilogrammi in una sola settimana. Gli studi finora condotti hanno infatti dimostrato che questo tipo di dieta può far perdere il 3-8% del peso corporeo in 2-12 settimane.

Inoltre, combinando il digiuno a giorni alterni con un esercizio fisico di resistenza è possibile raddoppiare il dimagrimento rispetto al semplice digiuno, aumentandolo di ben 6 volte rispetto al solo allenamento di resistenza.

Dieta del digiuno a giorni alterni: i vantaggi per la salute

La dieta del digiuno intermittente è considerata uno dei migliori metodi per recuperare e mantenere il peso forma, assicurandosi anche una vita più lunga e sana.

Secondo numerose ricerche, infatti, il regime alimentare del digiuno a giorni alterni oltre a favorire l’eliminazione del grasso in eccesso eliminare il grasso in eccesso, aiuterebbe a prevenire numerose patologie. Questo tipo di dieta sarebbe utile per diminuire il rischio di malattie cardiovascolari, ridurre il diabete di tipo 2 e rallentare la produzione della grelina, l’ormone che regola la fame (riducendo quindi l’appetito).

Inoltre, uno degli effetti più comuni del digiuno, e forse il più importante, è la stimolazione dell’autofagia cellulare, un processo in cui le cellule vecchie o danneggiate vengono degradate e poi riciclate. Ciò aumenta le capacità dell’organismo di prevenire l’insorgere di malattie gravi come il cancro, la neuro-degenerazione, le patologie cardiache e diverse infezioni.

Digiuno intermittente vantaggi per la salute

Il giornalista della BBC Michael Mosley ha voluto sperimentare in prima persona gli effetti del digiuno a giorni alterni. Nel suo libro «The Fast Diet: Lose Weight, Stay Healthy, and Live Longer with the Simple Secret of Intermittent Fasting» (La dieta del digiuno: Perdi peso, rimani in buona salute e vivi più a lungo con il semplice segreto del digiuno intermittente), Mosley ha illustrato gli straordinari risultati da lui ottenuti.

In particolare, il giornalista ha mangiato regolarmente per cinque giorni a settimana, mentre nei restanti due giorni ha assunto solamente 600 calorie (che diventerebbero 500 per le donne): in sole 5 settimane è riuscito a perdere ben 9 chili e a migliorare le analisi del sangue, in particolare i valori di IGF-1, glucosio e colesterolo.

Proprio per questo, Mosley e anche molti studiosi consigliano di fare del digiuno intermittente uno stile di vita piuttosto che una dieta temporanea, poiché nel complesso sarebbe un modo più salutare di mangiare e di vivere.

Digiuno intermittente: le voci contrarie

Nonostante la sempre maggior diffusione del metodo del digiuno intermittente, alcuni studiosi hanno in parte cercato di ridurre la portata di questa «novità». Secondo uno studio condotto dall’Università dell’Illinois a Chicago, infatti, la dieta del digiuno a giorni alterni produrrebbe in realtà dei risultati simili a quelli delle diete tradizionali.

Prendendo in esame un centinaio di persone in stato di obesità e dividendole in due gruppi, i ricercatori hanno osservato che dopo un anno il dimagrimento di coloro che avevano seguito un regime alimentare tradizionale era stato del 5,3%, mentre il peso corporeo era diminuito del 6% per coloro che avevano praticato il digiuno intermittente.

Pur essendo la percentuale lievemente più alta nel secondo caso, è stato anche rilevato che il tasso di volontari che ha interrotto la dieta durante lo studio perché troppo dura è stato del 38%, mentre soltanto il 29% degli «abbandoni» è avvenuto tra chi ha seguito le diete più comuni.

Di opinione totalmente contraria, invece, è la Emer Delaney della British Dietetic Association, che ha spiegato:
"Anche se il digiuno può funzionare per alcune persone, quello che fa meglio è arricchire la propria dieta di frutta e verdura, cereali integrali, proteine magre alimenti ricchi come il pollo, pesce, tacchino e latticini magri".