Farina di grillo: il cibo del futuro per pane, patatine e tanto altro

Insetti da mangiare, il cibo del futuro ormai è realtà in Italia: gli insetti sono diventati parte della nostra alimentazione. E si comincia dalla farina di grillo.

Ormai non è più soltanto una voce, sembra quasi certezza: gli insetti saranno – anzi, sono – il cibo del futuro. E ce lo dimostra il fatto che la farina di grillo è già realtà anche in Italia.

Mentre i paesi del Sud Est Asiatico hanno da sempre incluso gli insetti nella loro alimentazione, mangiare insetti in Italia è percepito come qualcosa di disgustoso e difficilmente ci si avvicina ad alimenti del genere. In realtà, gli insetti possono essere mangiati in diversi modi e questo è il caso della farina di grillo, che si presta ad usi differenti.

Farina di grillo: chi, dove, come, quando e perché

Ebbene sì, anche in Italia è possibile mangiare farina di grillo. I prodotti fatti con questa farina sono tanti: pasta, pane, patatine, biscotti. E tutto ciò che può essere fatto con la farina (quindi anche torte, pancake, waffle), dal dolce al salato.

Il boom c’è stato in questi ultimi due anni: nel 2017 Riccardo Felicetti e lo chef Luciano Monosilio brevettano una pasta fatta con questa farina, quasi “rompendo il tabù della pasta di grano”. E, ancora, qualche anno più indietro nasce la Unconventional Food, il primo allevamento intensivo di grilli in Italia.

In Italia, quindi, si sta lentamente rompendo un tabù – quello di mangiare insetti – che in molti altri paesi non è mai esistito: si calcola che 2 miliardi di persone nel mondo se ne cibano.

La sfida, però, in Italia è importante. Questo perché nella penisola esiste una forte tradizione culinaria, spesso restia ai cambiamenti e più che mai a quelli relativi al mangiare alcuni animali o insetti.

Il motivo che porta a questi cambiamenti è semplice: non si tratta soltanto di un’idea di business o di una curiosità, ma anche di sostenibilità ambientale. Certo con la farina di grillo non si potranno preparare ricette vegane :)

La farina di grillo: i benefici da più punti di vista

Prima di tutto, c’è un beneficio pratico, per il corpo e per la salute dell’uomo: la farina di grillo è altamente proteica. Nutrirsi di questa farina vorrebbe dire eliminare parte di quelle proteine animali che sono state considerate dannose se accumulate troppo nel tempo. Inoltre, si tratta di proteine “nobili” e ricche di grassi saturi, quindi ottime per l’organismo.

Si tratterebbe quindi di una buona alternativa alla carne per chi non la ama e potrebbe soffrire di carenze di proteine.

Inoltre, c’è la questione importantissima dell’impatto ambientale. I numeri parlano chiaro: un allevamento di grillo impatta molto meno sul suolo e sulla natura rispetto ad un allevamento di bovini. Si tratta di 150 litri d’acqua per la produzione di un kg di proteine invece di 22.000, un’efficienza dell’80% invece che del 40%, 1 kg di mangime invece di 10 e 2 metri quadri di suolo necessari invece di 195.

Se già si pensa che la farina di grillo è una realtà in Italia, allora il futuro dell’alimentazione è già qui.