Verissimo, la confessione di Paola Ferrari: «Mia madre ha cercato di uccidermi»

La nota giornalista sportiva ha raccontato nel salotto di Silvia Toffanin il suo difficile rapporto con sua madre, malata di mente

Nella puntata di sabato 4 dicembre di Verissimo, Silvia Toffanin ha ospitato la giornalista sportiva Paola Ferrari, che ha raccontato alcuni episodi della sua vita personale e professionale.

Scappata di casa a soli 16 anni, grazie ad Enzo Tortora, esordisce in televisione come centralinista dello storico programma Rai, Portobello. Da quel momento inizierà la sua carriera in TV, fino alla conduzione di programmi sportivi come Dribbling, Pole Position, 90° minuto e La Domenica Sportiva.

Paola Ferrari: “Ho subito moltissime molestie sul lavoro”

Dopo 30 anni di carriera, Paola Ferrari ha sottolineato che ancora oggi nel mondo giornalistico, soprattutto in quello che segue il calcio, ci sono colleghi che non riescono ad equiparare il ruolo della donna a quello dell’uomo, nonostante, in casi come quello della giornalista molestata in diretta da un tifoso, manifestano la loro solidarietà alla vittima.

La giornalista, a tal proposito, ha dichiarato di aver subito, in moltissimi casi, delle molestie sul posto di lavoro. «In tutti gli ambienti lavorativi, purtroppo, le donne devono, spesso, subire delle proposte non piacevoli», le parole della giornalista che ha dichiarato di essere riuscita a gestire le situazioni in cui si è trovata.

Paola Ferrari: “Mia madre ha cercato di uccidermi tre volte”

La giornalista ha anche parlato del tumore al volto, che le ha lasciato una cicatrice di circa 14 cm e della sua difficile infanzia. Figlia unica con una madre con seri problemi mentali, per Paola Ferrari, i primi anni di vita sono stati difficili.

«Ho vissuto un’infanzia da incubo, mia madre ha cercato per tre volte di uccidermi», la confessione choc della giornalista, che ricorda quei terribili momenti all’inizio della sua adolescenza. «Per fortuna sono riuscita a difendermi e poi a scappare di casa», ha proseguito, ricordando di aver superato questo trauma negli anni, senza però, mai riuscire a perdonare sua madre, nonostante lei, dopo essersi curata, glielo aveva chiesto.

Anche la gravidanza non è stata un bel periodo, poichè in lei c’era il timore che potesse aver ereditato la "pazzia" dalla madre. La nascita dei suoi due figli, Alessandro e Virginia, a distanza di un anno, le ha dato quell’amore che le era mancato da piccola, in cui non ha mai ricevuto un abbraccio dalla madre.