Ultime guerre in Ucraina: Nato pronta a fornire armi pesanti a Kiev

Gli scenari sono delineati dalle dichiarazioni del segretaroio generale della Nato Jens Stoltenberg,

La guerra in Ucraina è sempre più una sfida di artiglieria. Kiev manifesta necessità di rifornimenti militari e di armi a lungo raggio. La Nato sarebbe pronta ad accontentare le richieste. É la stretta sintesi del quadro che si sta delineando, in base a quelle che sono le dichiarazioni che fanno da cornice ad un conflitto che dura da quasi quattro mesi.

L’assistenza della Nato all’Ucraina

Le intenzioni delle Alleanza Atlantica sono desumibili dalle parole espresse dal segretario generale Jens Stoltenberg. In conferenza stampa ha dichiarato che l’Ucraina ha bisogno di armi pesanti ed equipaggiamenti di ricognizione, esprimendo le sue aspettative sulle prossime mosse dei membri dell’Alleanza.

In particolare ha lasciato intendere che i paesi Nato troveranno un accordo per un pacchetto di assistenza all’Ucraina. Un passaggio che porterebbe Kiev a passare «dall’equipaggiamento dell’era sovietica all’era atlantica». Questo impegno dovrebbe, in particolare, riguardare armi pesanti e sistemi a lungo raggio.

Guerra in Ucraina: Zelensky invitato dalla Nato a Madrid

L’obiettivo sarebbe, inoltre, quello di dare supporto non solo militare, ma anche economico e umanitario. Un’azione di aiuto da far valere nel lungo termine. Stoltenberg ha, inoltre, rivelato che Zelensky sarà invitato al summit della Nato in programma a Madrid. I paesi del blocco atlantico puntano a mostrare solidarietà non solo a parole, ma anche e soprattutto nei fatti.

Nel frattempo Mosca ha rivendicato la distruzione di alcuni armi provenienti dai paesi della Nato nell’Ovest dell’Ucraina. L’azione militare avrebbe riguardato la città di Zolochiv, nella zona di Leopoli. L’attacco sarebbe stato condotto con missili a lungo raggio e ad alta precisione che avrebbero avuto successo nel colpire dei depositi militari.

Va ricordato che Leopoli si trova nella zona esattamente opposta rispetto a dove, in questa fase, si registra l’impegno militare più importante da parte dei russi. Si parla di poche decine di chilometri rispetto al confine polacco e dunque con un paese Nato. Il Donbass è, invece, ad Est.

La telefonata tra il presidente della Cina e Putin

Mentre l’Ucraina spera di trovare aiuto dall’Ovest del mondo, a Est, invece, c’è stata una telefonata tra il presidente della Cina Xi Jinping e il presidente della Russia Vladimir Putin. Da Pechino sarebbe stata ribadita la posizione di chi vuole esprimere «giudizi in modo indipedentente» e promuovere «attivamente la pace nel mondo e la stabilità nell’ordine economico globale».

Un chiarimento della posizione, a cui sarebbe stata aggiunta la notazione secondo cui tutte le parti dovrebbero spingere per trovare una soluzione responsabile alla crisi. La Cina avrebbe, inoltre, manifestato disponibilità a continuare a svolgere il proprio ruolo in questa direzione.