Ultime Ucraina: confronto tra Russia e Usa, cosa si sono detti Blinken e Lavrov

Le due superpotenze sono entrate in contatto attraverso i due emissari

La guerra in Ucraina ha, sullo sfondo un’altra contrapposizione. Quella tra il blocco Occidentale guidato dagli Usa e la Russia. Nelle ultime ore c’è stato un confronto tra le parti, in cui si sono entrati contatto Antony Blinken e Sergey Lavrov. Un momento cruciale se si considera che, per la prima volta, Washington e Mosca sono entrate in contatto.

Il monito degli Usa alla Russia

Da un lato il segretario di stato Americano, dall’altro il ministro degli Esteri russo. Da parte atlantica è stato puntualizzato che il mondo non ha intenzione di riconoscere eventuali annessioni russe dal territorio ucraino. L’ipotesi, come è noto, è la possibilità che la Russia ritenga di poter inglobare aree come il Donbass. Un monito che, però, non ha scalfito le convinzioni russe.

La Russia vuole raggiungere i suoi obiettivi

Lavrov, in particolare, avrebbe sottolineato che gli «obiettivi dell’operazione militare speciale» saranno raggiunti. O almeno questa è la dichiarazione di intenti. Lo ha fatto anche sottolineando come quelli che ha definito «territori liberati» sarebbero realtà in cui si starebbe operando affinché si possa al più presto tornare alla vita quotidiana. Il ministro degli Esteri russo avrebbe, inoltre, assicurato che le forze militari russe in campo starebbero agendo nel rispetto del diritto internazionale.

Per Mosca gli Usa prolungano «l’agonia» del regime ucraino

L’altra questione strettamente bellica riguarda le forniture militari americane a Kiev. Nei giorni scorsi, ad esempio, si è parlato molto dell’importanza dei missili a lungo raggio forniti dagli Usa all’Ucraina. Armi che hanno una rilevanza strategica importante. Lavrov avrebbe detto a Blinken che questo invio di armi avrebbe come unico risultato quello di prolungare l’agonia del "regime di Kiev", allungando la guerra in atto e aumentandone il costo in termini di vite umane.

Gli accordi sul grano

L’altra questione affrontata è stata, invece, quella degli accordi sul grano. In particolare Washington ne avrebbe chiesto il rispetto, in relazione alla nuova intesa arrivata tra Ucraina e Russia con la supervisione di Turchia e Onu. La questione, come è noto, è sotto la lente di ingrandimento internazionale, considerato i possibili problemi alimentari a livello internazionale in caso di mancate esportazioni ucraine.

Nessuna novità sostanziale

Le parti hanno parlano anche di uno scambio di prigionieri. La notizia è che, dunque, Usa e America si sono parlate. Per la prima volta dal 24 febbraio, giorno in cui iniziò l’invasione russa in Ucraina. A giudicare dai contenuti emersi della conversazione, le parti continuano ad essere lontane.